30 maggio 2008

Il sapone fatto in casa.

Oggi vi voglio mostrare le mie ultime "creazioni saponifere".
Il sapone casalingo è piuttosto semplice da fare ma il procedimento richiede un po' di attenzione.
Infatti, gli ingredienti base del sapone sono i grassi (oli, burri o grassi animali), l'acqua (o infusi, latte ecc) e dulcis in fundo... la soda caustica!
Avete preso paura solo leggendo il nome, eh?? Dai, un respiro profondo e passa.
E' chiaro che va maneggiata con cautela durante la preparazione, ma non pensiate che a causa della soda caustica venga fuori un sapone aggressivo perché non è vero!!
Dalla reazione chimica tra soda, acqua e grassi si ottiene un prodotto OTTIMO, capito mi hai?
Dopo che una mia vicina (anche una mia amica poi) me l'aveva fatto notare, le ho regalato una mia saponetta ed ha finito per farmi i complimenti perché faceva una bella schiuma e non le seccava la pelle. Donna malfidata!

Fare il sapone in casa è secondo me, quanto di più soddisfacente ci sia.
La prima volta si è un po' timorosi per la soda ma poi ci si rende conto che, se si lavora in sicurezza, non c'è nulla di cui aver paura e ci si ritrova sorpresi per quanto sia bello il risultato!
Successivamente si diventa curiosi di provare tanti oli nuovi (eh si perché in base all'olio che si usa, si ottiene un sapone diverso), poi si avrà voglia di cambiare forma (e allora scatta la ricerca di nuovi stampi), poi di colorarlo e decorarlo.
Insomma, fare il sapone dà ampio sfogo alla nostra creatività utilizzando i nostri attrezzi da cucina. Meglio di così?
Last but not least, lavarmi con il sapone fatto da me medesima è la soddisfazione maggiore!

Come sempre, tutto ciò che ho imparato non proviene dallo Spirito Santo ma l'ho appreso leggendo un sito interessantissimo sull'argomento: Ilmiosapone.it.
In questo sito, si trovano le informazioni basilari per imparare il tutto spiegato in modo semplice ma esauriente. Dopo una prima lettura, l'idea di fare il sapone sono sicura che vi solleticherà...

Ora passiamo alla mia ultima creazione, potrei chiamarlo Sapone all'Arancia.
Metodo a freddo (clicca qui, per maggiori info)

300 gr olio di oliva (lo uso come olio base)
100 gr di olio di vinaccioli (lo avevo a casa e volevo finirlo, è buono come olio base)
100 gr di olio di cocco (si usa per far schiumare il sapone, ma max al 20%)

150 gr infuso Karkadè

67 gr soda caustica (sconto 6% - clicca qui, per maggiori info)

Profumazione: Oe di arancia dolce
Colorazione: Paprika macerata in olio per 24 ore

Da questa ricetta ho capito che: inutile che usi il karkadè sperando che colori un po' perché la soda si mangia il colore.
Per quanto riguarda la spezia, non ha colorato molto, per ora si nota una leggera sfumatura aranciata: vedremo con la stagionatura quale sarà il risultato.
Per ottenere colori più vivaci, credo dovrò acquistare dei coloranti appositi per sapone.

Di volta in volta, faccio le mie prove per capire quali ingredienti soddisfano le mie esigenze.

Ecco le fotille dei saponi appena sformati:







Ora dovrò lasciarli stagionare per almeno 4 settimane dopo di ché saranno pronti all'uso.
Si nota subito che sono saponi "home-made", ma personalmente amo quel tocco diciamo "rustico" della semplicità.

28 maggio 2008

Gel viso lenitivo al profumo di Lavanda

Siccome il prossimo week end andrò al mare, mi sono fatta un gel viso lenitivo da usare dopo l'esposizione al sole. Ovviamente è un gel ecobio!
Per farlo, ho utilizzato come gelificante dell'idrossietilcellulosa (siete riusciti a leggerlo?) che si trova con il nome commerciale di Natrosol.
Per tutte le delucidazioni sulla creazione dei gel in generale, vi rimando all'esaurientissima spiegazione di Lola... è proprio inutile che io mi metta a rispiegare tutto visto che abbiamo un bel post del guru dello spignattamento!

Comunque, un gel è quanto di più facile si possa fare; ecco la mia ricettuzza per 100 gr:

Acqua deminerallizzata 84,3
Natrosol 2,2

Glicerina 5 (umettante: mantiene la pelle idratata e rende il gel setoso)
Allantoina 0,5 (idratante)
Bisabolo 0,5 (lenitivo)
Pantenolo 2 (lenitivo e rinnovapelle)
Sodio Jaluronato soluzione 2 (idratante)
Estratto di Calendula 1 (lenitiva)
Conservanti (Potassio Sorbato+Sodio Benzoato in soluzione) 2,5 ml
Profumazione: oe di Lavanda 5 gocce

Scaldate l'acqua in micronde, versate il Natrosol e mescolate con un cucchiaino finché si raffredda.
Quando l'acqua è gelificata, aggiungiamo gli altri ingredienti sempre mescolando con il cucchiaino.
Beh, complimenti avete prodotto il vostro gel lenitivo! L'avevo detto che era semplice!


Note varie:

Allantoina: è particolarmente ostica da sciogliere direttamente nel gel perciò scioglietela a parte in un po' del vostro gel che poi aggiungerete di nuovo al resto.
Sodio ialuronato: se avete del sodio jaluronato in polvere potete creare questa soluzione con 98 gr di acqua e 1 gr di jaluronico, avrete così un gel facile da aggiungere al vostro gel /crema.
Potassio Sorbato e Sodio Benzoato: due conservanti ecobio che è molto più semplice utilizzare in soluzione che in polvere, ecco come farla:
10 gr di Potassio Sorbato e 10 gr di Sodio Benzoato in 80 gr di acqua distillata bollita, mettete in frigo in un bottiglietta di vetro. Dura fino a 8 mesi circa (perciò sulla bottiglietta attaccateci un'etichetta con la data di produzione) e si usa al 2,5 % (cioè 2,5 ml per 100 gr di crema/gel) da aggiungere a freddo.

L'ho già provato, è denso e ne basta davvero poco sennò tira un po' ma la prossima volta credo che lo colorerò visto il colore lattiginoso che ha assunto

Ma per il resto sono completamente soddisfatta della mia creazione

24 maggio 2008

Altri sali da bagno e la mia prima crema corpo!

Visto che si avvicina l'estate prevedo di fare molti pediluvi e di occuparmi molto dei miei piedi perciò mi sono data ancora alla produzione di sali colorati e profumati.

Ecco altre versioni:

Sali da bagno alla Lavanda


Colorati con la polvere dell'ombretto viola inumidita in acqua (l'avevo detto che ne avevo fatto troppo) e profumati con dell'oe di lavanda.

Sali da bagno al Mirtillo


Colorati con l'argilla rosa inumidita con un po' d'acqua e profumato con dell'estratto aromatico di Mirtillo preso su Aroma-Zone.

Poi... qualche tempo fa ho fatto la mia prima crema corpo, la cui ricetta è stata presa dal mitico forum di Lola. E' la classica ricetta che si usa per imparare
E' semplice, senza attivi se non olii e burro. Io l'ho fatta particolarmente grassa con del burro di karité e l'olio di germe di grano, profumata alla menta.
Credevo che non mi sarebbe mai venuta e invece!!
Devo dire che sugli stinchi stra-secchi ha funzionato alla grande, magari è un po' untina però ma per essere la prima prova sono più che soddisfatta!

Poi ho provato a fare una crema viso ma è venuta una schifezza liquidina e appiccicosa... ma non demordo, come si dice? Sbagliando si impara!

18 maggio 2008

Cold Cream: una crema facile facile.

Prima di darvi la ricetta della cold cream, volevo dire che sto usando la mia cipria da qualche giorno e mi trovo molto bene: è coprente e non pesante!

Ma ora passiamo a tutte le spiegazioni sulla cold cream.
Innanzitutto, è una crema che possiamo fare in casa abbastanza facilmente senza mettersi a cercare particolari ingredienti come addensanti, emulsionanti, ecc
C'è da dire che è una crema molto grassa perché composta principalmente da grassi (più ovvio di così ) e quindi poca acqua, ciò la rende più adatta ad essere usata sul corpo; se volete potete usarla sulla pelle secca del viso, ma se non vi piace l'effetto unto, meglio lasciare stare. Io la uso solo sui piedi alla sera prima di andare a letto ed effettivamente li lascia belli morbidi perciò è perfetta contro le screpolature.
Curiosità: l'invenzione della cold cream è stata attribuita ad un fisico greco di Pergamo del secondo secolo, tale Galeno.

Ma passiamo alla semplicissima ricetta:

Cold Cream

Olio e/o burro 60%
Acqua di rose 20% (o semplice acqua demineralizzata o infuso o altro idrolato)
Cera d'api 20% (fa da emulsionante)

Scaldate i grassi con la cera d'api. Una volta sciolata la cera, aggiungete l'acqua calda a poco a poco e frullate.
Lasciate raffreddare a temperatura ambiente (quindi non mettetela in frigo) mescolando di tanto in tanto (ci vuole pazienza). Quando la crema sarà abbastanza fredda (toccando il vasetto non ci si scotta) potete aggiungere l'olio essenziale che preferite (sempre scegliendo con attenzione).
Se volete una crema più fluida, potete diminuire la cera d'api fino al 5% (secondo indicazioni di Lola ehehe, non ci ho ancora provato).

Ho trovato anche una ricetta in cui si aggiungeva un 2% di lecitina (scontandolo dalla cera d'api) forse per "aiutarla" nell'emulsione. Tuttavia, la lecitina che si trova comunemente in commercio è in granuli ed è un po' "rognosa" da sciogliere... sarebbe meglio riuscire a trovarla liquida, ma per ora l'ho vista solo nei siti specializzati.

Conservazione: per la sua formulazione, la cold cream può durare da uno a tre mesi anche fuori dal frigo finché non fa la muffa (se scegliete di metterla in frigo, consiglio di modificare la formulazione mettendo meno cera d'api così la crema non diventa dura come un mattone - ed è vero ). Se ci aggiungete del conservante, può durare di più chiaramente.

Infine, leggevo anche che c'è chi usa questo tipo di crema come struccante: ci si spalma il viso con abbondante crema, si lascia agire per un po' e poi si leva con del cotone (io poi darei una sciacquata).

13 maggio 2008

Si spignatta anche il make up... 2

Dopo aver scritto il post di ieri, mi sono rimessa a mescolare le polverine magiche!
Tra le altre cose, ne è uscito un ombretto color viola... solo che ora mi domando quando mai lo userò?!

~ Ombretto viola ~

Indaco (questo l'ho acquistato su Behawe, perché su Aroma-Zone mi dicono che non abbia alcuna sfumatura blu)
Ocra Rosa
Ossido di ZInco

Mica Bianca


~ Cipria ~

Seguendo le indicazioni prese dal forum di Lola (qui), ho creato la mia cipria personalizzata adatta per la mia pelle secca.

Effetto coprente: carbonato di calcio, zinco stearato, biossido di titanio, ossido di zinco.
Effetto aderente: caolino, amido, bentonite. Più la polvere è sottile più aderisce, cosa maggiormente necessaria per le pelli secche.
Effetto assorbente: proprio della maggior parte delle polveri, tanto che spesso è necessario ridurlo anzichè esaltarlo, posseduto in maggior misura da talco, amido, carbonato di magnesio.

Voglio una cipria meno coprente? aumenterò il talco e l'amido (fino al 50%).
Voglio una cipria coprente? Aumenterò lo zinco ossido fino al 20%, oppure il titanio biossido.
Voglio una cipria assorbente? aumenterò l'amido, il caolino, l'ossido di zinco.
La voglio a basso potere assorbente? Aumenterò il talco.
Infine, se la voglio più adesiva, diminuirò la granulometria delle polveri prediligendo amido (scegliere quelli a granulometria più bassa, come riso e tapioca) e caolino.

Ecco la mia ricetta, colora leggermente perché principalmente la vorrei come fissante per il fondotinta (e poi ho la pelle chiarissima) ed abbastanza coprente:

Ossido di Zinco (coprente) 20%
Amido (assorbente) 20%
Caolino (assorbente) 10%
Talco (ha meno potere assorbente delle precedenti) 50%

L'ho colorata con un mix di ocre che avevo preparato qualche tempo fa e giaceva inutilizzato. Ne ho fatti più di 50 gr... mi colorerò il viso da qui al 2010!



12 maggio 2008

Si spignatta anche il make up...

"Un post al giorno... leva i petrolati di torno!"

Sto veramente correndo e ogni giorno aggiungo un post, ma ho un bel po' da raccontare .

Oggi volevo mostrarvi le mie creazioni di make up . Praticamente io mi trucco pochissimo e avevo 4 ombretti, 2 blush e un ligloss acquistati quand'ero adolescente... e mia madre mi aveva convinta che non fosse più il caso che li usassi dopo tutti questi anni (però ancora non voglio buttarli, mi sembra uno spreco...).
Vabbè, alla fine, non volendo spendere soldi in profumeria ho pensato che avrei potuto farli da me con i coloranti naturali di Aroma-Zone che comunque posso utilizzare per molti spignattamenti (ma non li ho acquistati tutti eh!).

~ Fard ~

ocre rosa, rossa, gialla
amido di riso (opacizzante, va bene qualsiasi amido)

In pratica, si mescolano le polveri in una ciotola (o se avete un mortaio, è più pratico) partendo dalle ocre fino ad ottenere il colore che preferite. Ho utilizzato l'amido per schiarire.
Se volete, potete aggiungerci della mica oro per sbrilluccicare un po' .



~ Ombretto grigio in polvere ~

Terre nere delle Indie (qui)
Ossido di Zinco (per schiarire il colore nero)



Si può aggiungere della mica bianca per un effetto tipo brillantini.

~ Ombretto marrone rosato in polvere ~

Mix di ocre
Terra Nera (a piccole dosi)

Diciamo che questo è stato il primo esperimento e ne è uscito un colore indefinito (nella foto vira troppo verso il rosso)!



~ Ombretto dorato in polvere ~

Ocra gialla
Mica Oro

~ Lipgloss ~

Olio di Ricino
Olio di Jojoba
Glicerina
Burro di cacao
Burro di karité
Antiossidante: qualche goccia
Colorante
Oe di arancio dolce

Le dosi non le so perché fino a poco tempo fa non avevo ancora una bella bilancina di precisione ed ho "sballato" la ricetta che avevo creato...
Però ho qualche suggerimento: non usate solo oli perché tendono a seccare le labbra, perciò aggiungete anche dei burri ma non troppi perché tendono a solidificare il composto.

Per creare il nostro gloss fate sciogliere i burri con l'olio, aggiungete l'antiossidante e la glicerina poi aspettate che si raffreddi e vedete se sia il caso di correggere il composto aggiungendo dell'olio. Una volta raffreddato aggiungete l'olio essenziale e il colorante: i coloranti alimentari non colorano le labbra, perciò potete utilizzare dei coloranti naturali oppure prendete un po ' del fondo di quel rossetto che non usate più.




Per ora mi sono un po' bloccata nella creazione del make up, ma prossimamente proverò a creare degli ombretti sul viola o il rosa utilizzando anche le argille, nonché sul blu con l'indaco.
Comunque, ce n'è da sbizzarirsi!

10 maggio 2008

Per rilassarsi un po'.

L'altro giorno sono andata a farmi un giro al Lidl (ebbene sì, se siete consumatrici ecobio, consiglio di farci un giro, ci sono inci interessanti ) e vedo in promozione, tra le altre cose, delle confezioni di sali per pediluvio... che però posso benissimo fare io!
Ed è uno spignatto estremamente semplice, tra l'altro.
Vi lascio quindi le mie ricettine.

Sali da bagno Lemon Mint

Ingredienti:
Sale grosso da cucina
Bicarbonato di Sodio
Oe di Menta Piperita
Oe di Limone
Oe di Tea Tree
Clorofilla (colorante) oppure del colorante alimentare verde (quello per i dolci)







Sali da bagno Vaniglia e Oro

Ingredienti:
Sale grosso da cucina
Bicarbonato di Sodio
Oe di Vaniglia (In realtà ho utilizzato un vecchio profumo di Yves Rocher che non uso più - che poco ha a che fare con l'oe ma devo smaltirlo)
Ocra gialla (o colorante alimentare giallo)
Mica Oro







Se utilizzate la clorofilla o l'ocra gialla, diluitele prima in acqua.
Quindi mescolate il vostro colorante con il sale grosso e il bicarbonato finché tutti i granelli assumono un bel colore verde. Lasciate asciugare il sale per un giorno o più.
Quindi aggiungete gli oe, secondo il vostro gusto "olfattivo" (del Tea Tree max due gocce che ha un odore per me terribile).

Attenzione ai sali da bagno Vaniglia e Oro: con l'aggiunta di mica, avranno una bella sfumatura dorata ma poi sappiate che ne rimarrà anche un po' sulla vostra pelle... da utilizzare se avete voglia di sbrilluccicare un po'!
Et voilà! Avete pronti i vostri sali per un bagno o un pediluvio rilassante

PS I colori delle foto sono molto poco veritieri ahimé! Non sono una fotografa :P

8 maggio 2008

Deodoriamoci!

Oggi si parla di deodorante!

Se vi piace l'idea di farvi il deodorante a casa (e che funzioni soprattutto), vi lascio due ricette che uso spesso sulla cui efficacia garantisco al 100 %! Essendo io una persona che suda facilmente, con questi deodoranti mi trovo divinamente.

Il "famoso" deodorante cremino
Come s'intuisce dal nome, è un deodorante in crema da spalmare sulle ascelle.

Ingredienti:
Burro di karité
Olio vegetale a scelta
Bicarbonato di sodio
Amido (di riso o di frumento o di mais) --> in parti uguali

Fate sciogliere il karité con l'olio e nel frattempo mischiate l'amido con il bicarbonato (io lo passo sul mortaio per renderlo più polveroso, altrimenti fa un leggero scrub sotto le ascelle!).
Alle polveri aggiungete il karité sciolto e l'olio.
Le dosi precise non le so perché sono andata ad occhio, però sappiate che più olio mettete, più cremoso sarà il composto. Conviene aspettare che si raffreddi, guardare il risultato e vedere se è il caso di risciogliere il tutto e aggiungerne ancora.
Questo deo è, per me, molto efficace, non blocca il sudore ma piuttosto ferma i cattivi odori (il bicarbonato alza il ph evitando la formazione dei batteri che li causano).
Consiglio: prima di indossare i vestiti, di aspettare che si asciughi un po' per evitare la macchi bianca.

Può capitare che il bicarbonato possa dare qualche irritazione, in tal caso conviene sospenderne l'uso per qualche tempo.


Il deodorante all'allume
L'allume è una sostanza astringente che blocca la fuoriuscita di sudore.
E' un deodorante in spray, più comodo del precedente.

Ingredienti:
Allume (direttamente in polvere o usate i resti della pietra): un cucchiaino e mezzo
Acqua 100 ml
Olio essenziale a scelta (ma non a caso! Il limone è ottimo in questo caso)
oppure
un idrolato a scelta


Unire il tutto in una confezione spray e agitare, poi spruzzare sulle le ascelle
Da agitare prima dell'uso dato che l'oe non è solubile in acqua (servirebbero i solubilizzanti, ma possiamo benissimo far così).
In futuro proverò a fare la versione roll-on, ma devo ancora ben pensare la ricetta.
Infine, a mio avviso, è meno efficace del precedente e quindi consiglio di usarlo in giornate non troppo afose ma naturalmente, ognuno conosce la propria sudorazione .

Ovviamente, queste ricettine non sono di mia invenzione ma sono prese dai siti che vi suggerisco nella lista qui a fianco :)
Dalla prossima volta, vedrò di postare qualcosa di mio mio mio .

7 maggio 2008

La mia prima creazione: il burrocacao.

Eh si, di solito quando ci si fa prendere dallo sghiribizzo dello spignatto (=l'arte di crearsi i cosmetici da soli) si inizia proprio dal burrocacao. Io ne uso a quintali, perciò mi è sembrata una buona idea imparare a farlo. Inoltre, i vari burrocacao comprati non mi idratavano più le labbra (ma non starò qui a tediarvi con i vari discorsi sui petrolati che non idratano una cippa, ecc ecc).

Innanzitutto, le informazioni base su come crearlo le trovate qui. Come avrete visto, è molto semplice!
Tuttavia, agli inizi non sempre è facile azzeccare la consistenza giusta del burrocacao: o viene troppo duro o troppo molle, o a volte non è affatto cremoso e lascia una sensazione di patina oleosa sulle labbra invece di quella bella sensazione di morbidezza.

Così, dopo varie prove, questa è la ricetta che per ora mi soddisfa di più:

5 gr di burro di karité
5 gr di burro di cacao (difficile da reperire, potreste chiederlo a qualche pasticceria - se ve lo danno - o acquistarlo dal web. Altrimenti potete sostituirlo con della cioccolata; non l'ho mai usata, ma potete sperimentare)
2 cucchiaini di olio di ricino (o quello che preferite)
1 cucchiaino di miele (non troppo, che tende a depositarsi sul fondo)
8 gr di cera d'api (oppure 6/7 gr di cera d'api e resto di addesante ed emulsionante, ma se non li avete fa nulla: non complichiamoci la vita )
Tocoferolo qualche goccia (è un antiossidante, non indispensabile)
Qualche goccia di olio essenziale a vostro piacimento (attenzione a quelli irritanti) o aroma alimentare (Io ho scelto l'o.e. di arancio dolce)

Mettete tutti gli ingredienti in un vasetto e scaldate il tutto a bagnomaria. Quando sarà tutto sciolto, togliete dal fuoco e lasciate raffreddare. Mescolate di tanto in tanto affinché il miele non si depositi dul fondo e nel frattempo aggiungete la profumazione. Poi si può mettere in frigo per qualche ora.
Se volete, potete colare tutto in uno stick per burrocacao e le istruzioni le trovate nuovamente qui.
Un altro metodo per colare il burrocacao nello stick è quello della siringa.
Io faccio così: si prende una siringa (beh, senza l'ago ) e si taglia la "punta", da lì si cola il burro ancora liquido e si lascia raffreddare in piedi finché non è abbastanza solido. A quel punto, si preme lo stantuffo e ne esce un "salamino" di burrocacao che inseriremo nello stick vuoto.

Infine, se non vi piace il colore giallognolo del vostro burro (dato dalla cera d'api suppongo) potete colorarlo aggiungendo appunto, dei coloranti cosmetici: io uso questi.

Questo è il burrocacao che ho fatto ieri sera (con lo stick devo migliorare mi sa) :


Sulle labbra è morbido e dura a lungo: esperimento riuscito .