30 maggio 2009

Gloss mania (ricette per lucidalabbra parte 1^)

Questa settimana mi sono lasciata prendere dalla smania di riuscire a fare un lucidalabbra lucido e che non sparisse dalle labbra dopo mezz'ora.
Così ho concepito diverse ricette che vi posterò in questi giorni, a partire dalla più semplice che è quella di oggi composta solo da oli, cera d'api, colorante e aroma.
Diciamo che non dura moltissimo sulle labbra ma è una ricetta che ha il pregio di essere fatta con ingredienti facilmente reperibili.
La consistenza di questo gloss è adatta per i contenitori in tubetto con "pennellino" in spugna.
Chiaramente poi, ognuno può rielaborare la ricetta come vuole secondo i propri gusti.


Lucidalabbra (ricetta base)


Olio di Ricino 80 - 90% oppure la miscela di oli che preferite

Cera d'api 5% oppure cera d'api 4 - 4,5% - Carnauba 0.5 - 1%

Colorante dal 5 al 12%

Aroma 0.5 - 1%

Antiossidante (facoltativo)


Procedimento (una cavolata):

Fate sciogliere a bagnomaria tutti gli ingredienti tranne l'aroma, che aggiungerete una volta che tutto è sciolto. Versate nel contenitore.


Tenete conto che:

  • Potete scegliere la miscela di oli che preferite però tenete sempre in considerazione l'olio di ricino che è piuttosto denso e lucida molto le labbra.
    Io di solito parto da questo e ci aggiungo gli oli che preferisco, evitando quelli più delicati magari e preferendo quelli che difficilmente si ossidano come Jojoba o Riso.
  • Le cere: potete utilizzare solo la cera d'api o potete sostituirne una piccola (e sottolineo piccola) parte con la cera carnauba che secondo me, aiuta l'adesività sulle labbra. Mi raccomando a non esagerare che addensa molto.
  • I coloranti: io uso le miche (che sono luccicanti) e ossidi acquistati su Aroma-Zone; oppure utilizzo le miche di Sensory Perfection che sono già miscelate ed hanno colori stupendi (non prima di essermi accertata che si possa utilizzare anche sulle labbra oltre che sugli occhi). Inoltre, più colore utilizzate più si noterà sulle labbra (ovvio) e sarà meno trasparente, a questo proposito nei prossimi lucilabbra di cui vi posterò le foto, noterete la differenza.
  • L'aroma a vostra scelta: ne esistono di appositi per le labbra oppure gli aromi per dolci che credo però svaniscano più in fretta (mai provato) o il sempre verde olio essenziale di Arancio dolce.

Ci risentiamo lunedì per le altre ricettuzze di mia invenzione...
Salutoni,

20 maggio 2009

Gli strumenti per spignattare

Gli strumenti per spignattare si trovano anche in giro per la casa, ma soprattutto in cucina.
Spero che questa lista possa esservi utile anche se piuttosto banale, vedi mai.

  • Cucchiai e cucchiaini: potete usare quelli della cucina, non state producendo veleno. Tuttavia, io uso quelli di plastica per non dar fastidio a nessuno.
  • Contenitori: i contenitori di plastica della cucina o vasetti di vetro della marmellata, l'importante è che abbiano il diametro dell'imboccatura necessario per farci passare gli strumenti. Da qualche tempo utilizzo dei becher acquistati da siti appositi (vedi la mia lista dei siti consigliati).
  • Minipimer o frullatore ad immersione: lo uso per emulsionare le creme, ben piantato sul fondo del contenitore. Lo uso anche per il sapone. Con il tempo, ne ho acquistato uno solo per gli spignatti a ben 10 euro!
  • Sbattitore elettrico: c'è chi lo usa anche per le creme ma c'è il rischio che si formino delle bolle e quindi lo evito. Lo uso invece con le fruste adatte per montare i burri (quello della cucina, tanto gli oli non sono veleno).
  • Macina caffè o tritatutto: li uso per macinare le polveri troppo grosse come il bicarbonato o quando provo a fare ciprie od ombretti. Ne uso uno ad hoc vinto con un concorso a premi :D
  • Bilancia di precisione: è la bilancia precisa al mezzo grammo (0.5 gr), utilissima, quasi essenziale se si spignattano creme o prodotti un po' più complessi. Si trova facilmente su ebay anche a 10 euro o a volte nei negozi di elettrodomestici (un po' più care).
  • Cartine tornasole: anche loro diventano essenziali man mano che ci si impratichisce nell'arte dello spignatto, quando diventa importante sapere il ph di quello che produciamo. Si trovano a caro prezzo in farmacia o su internet.
  • Termometro: che misuri almeno fino ai 100°, utilissimo per fare il sapone in casa. Si può usare anche per fare le creme se si vuole il massimo della precisione in fase di emulsione. Nei negozi di casalinghi o il più economico all'Ikea.
  • Contenitore in pirex: per fare il sapone, si utilizza per la soluzione di acqua e soda. Si può usare anche per le creme, ovviamente.
  • Guanti, mascherina, occhiali, mestolo di legno: sempre per fare il sapone. Guanti, occhiali e mascherina per proteggervi. Ed in particolare, il mestolo utilizzatelo solo per la soda e va cambiato dopo qualche tempo (la soda non lo tratta molto bene...).
  • Stampi vari: in silicone per il sapone, o anche di altri tipi per tutte le altre vostre creazioni.

Come vedete, io ho scelto di acquistare alcuni strumenti da utilizzare solo per le mie creazioni ma ho acquistato pezzo per pezzo con il tempo e cercando di spendere il meno possibile in base alle mie esigenze (e devo dirlo, alla mia famiglia non piaceva l'idea che usassi cose della cucina e li capisco).
Credo che per i prodotti più semplici, questo non sia affatto necessario ed inoltre, stando attenti alla pulizia comunque, si può utilizzare quello che abbiamo già.
Dipende da quanto paranoici si è... ;)

15 maggio 2009

Tonico astringente opacizzante

Le ricette dei tonici sono sempre tutte più o meno uguali e io mi rendo conto di avere poca fantasia, comunque oggi vi propongo un tonico astringente e opacizzante (ma anche idratante e pulisce bene).

Tonico astringente ed opacizzante

Acqua a 100
Acqua di Hamamelis/Amamelide 30
Glicerina 3
Pantenolo 1
Umectol 3
Miele in polvere 1
Olio essenziale di Camomilla Romana (forse meglio se avete la Matricaria) 3 gocce
Poliglicerile 10 Laurato 2
Phenonip 0.5
Argilla bianca (Caolino) 1 cucchiaino


Procedimento:

Dapprima ho solubilizzato il Phenonip (oleoso) e l'olio essenziale nel Poliglicerile 10 Laurato per poterli così inserire in questo prodotto a base di acqua: ciò vuol dire mescolare assieme Pge 10 Laurato, il Phenonip fe l'olio essenziale finché spariscono le gocce oleose.
Poi ho aggiunto all'acqua tutti i principi attivi idrosolubili: Umectol, Pantenolo, Miele in Polvere, Glicerina.
A questo, ho aggiunto gli ingredienti solubilizzati e modificato il ph fino a 5 (in realtà era già 1 5 e l'ho lasciato così). Infine, l'ho colorato a piacimento.
Il caolino l'ho versato direttamente nel contenitore vuoto in cui poi ho versato il tonico.


Perché, per cosa e per come.

- Se avete la Camomilla Matricaria forse è anche meglio per lenire (e in più colora di blu il prodotto).

- L'acqua di Hamamelis è astringente, dovrebbe aiutare a chiudere i pori (anche l'acqua di rose lo è) e se volete potete utilizzare anche un estratto (che sia solubile in acqua).

- Il Caolino è opacizzante (scommetto che lo sapevate già) e se lo aggiungete c'è da agitare il flacone prima di passare il tonico che diventa di un colore bianco spento (un po' vomitino a dir la verità), se volete potete perciò sostituirlo con l'ossido di zinco che è ugualmente opacizzante ma dà un colore più piacevole.
Comunque l'argilla bianca si trova più facilmente nelle erboristerie e potete non farci caso al colore poco "elegante".

- Il Poliglicerile 10 Laurato è sostituibile con qualsiasi altro solubilizzante abbiate.

- Il Phenonip (alias parabeni in Fenossietanolo) è come dice il nome, un conservante oleoso a base di parabeni che funziona in un range tra ph 3 a 8... ognuno scelga quello che preferisce. Per ora non mi ha mai tradita.

- Come sempre, gli altri ingredienti sono già stati spiegati e li potete cercare nel blog utilizzando il mio motore di ricerca personalizzato.

Questo è tutto, al più presto metterò le foto.

Che ve ne pare?
Voi lo usate il tonico?


A presto,

14 maggio 2009

Burrocacao: nuova ricetta

Ho sperimentato una nuova ricetta per il burrocacao che mi ha soddisfatto molto e quindi ve la riporto.
E' un mix di ricette per il burrocacao che ho trovato in giro per il web, ne ho raccolte un po' che ho rielaborato prendendo spunto qua e là (non è proprio farina del mio sacco...).
Dopo qualche prova, è venuta fuori questa ricetta che mi ha soddisfatto molto.
L'ho fatto ieri sera e perciò mi scuso se le foto non sono granché con la luce artificiale della cucina.


Burrocacao: new and improved

Cera d'api 17 %
Cera carnauba
8%
Olio di cocco (non frazionato) 25%
Burro di cacao 15%

Olio di ricino 35%

Io ho fatto 30 gr di burrocacao perché non avevo voglia di mettermi a fare dosi lillipuziane, perciò le dosi in grammi sono queste:

Cera d'api 5
Cera carnauba 2.5

Olio di cocco (non frazionato) 7.5

Burro di cacao 4.5
Olio di ricino 12
(o altro olio a scelta)
Aroma al cioccolato q.b. (facoltativo/a scelta)


Procedimento:

Ho sciolto assieme le cere, il burro e l'olio. Una volta che tutto si è sciolto, ho colato la miscela nei contenitori.

Questa ricetta è adatta ad un burrocacao stick piuttosto che in vasetto, per quest'ultimo potete aumentare a piacere la dose di olio (insomma, per queste ricette non è necessario essere proprio precisi...).

Potete riutilizzare le confezioni vuote dei vecchi burrocacao che avete acquistato ed usato. Solo che non conviene versare la miscela sciolta direttamente nel contenitore perché la superficie poi del burrocacao non verrebbe bella liscia come piace a noi perciò possiamo utilizzare la tecnica della siringa: le spiegazioni a proposito, le trovate sul forum di Lola (strano...).

Io posso mostrarvi qualche foto e perdonatemi se non sono un granché:

Si tratta di in una siringa a cui ho tolto via l'ago e tagliato la parte finale dove questo va infilato. Ho colato la miscela ancora liquida nella siringa dalla parte che ho eliminato e lasciato raffreddare.

Quando questa si è raffreddata, si può spingere fuori premendo lo stantuffo e come vedete, lo stick esce tranquillamente.
Così com'è, lo inserite nello stick vuoto, pressate un poco e si attaccherà alla confezione.
Vi consiglio di tappare lo stick vuoto con un pezzettino di carta da forno, perché come noterete una volta svuotato e pulito, sul fondo ha un buchetto.


Ecco il burrocacao!
La parte finale non sarà dritta e liscia come i burrocacao acquistati, ma basterà qualche passata sulle labbra che si sistemerà.


I miei commenti

Il resto del burrocacao avanzato, l'ho versato in dei piccoli contenitori da cui si può comunque prelevare con le dita ma non molto comodamente infatti.
Devo dire che la sensazione sulle labbra è molto buona, non fa patina oleosa e non è nemmeno troppo appiccicoso ma lascia le labbra morbide e dura a lungo.
Insomma, mi piace troppo!
Pensavo che per ottenere uno stick bianco, si potrebbe usare la cera d'api sbiancata ma personalmente preferisco la mia cera d'api vergine acquistata da apicoltore bio

Spero che questa ricetta vi piaccia e che sia utile anche per chi si sta addentrando nel mondo della cosmesi casalinga.

Alla prossima



PS Finalmente dopo due mesi, ho aggiornato l'indice delle ricette.

FAQ - Le domande più frequenti

Ho deciso di riunire qui alcune delle domande più frequenti che ricevo via mail credo che sarà utile sia per voi che otterrete già delle risposte prima di far domande, sia per me che mi eviterò di ripetermi.
Se avete domande a cui qui non trovate risposta, potete scrivermi: Paty8983(at)gmail.com e cercherò di rispondervi come posso, tenete conto che il mio parere è quello di una appassionata che ha raccolto molte informazioni nn fatto di cosmesi, ma non sono un'esperta in materia (sono laureata in Lingue, vedete un po' voi).


1- Vorrei cominciare a spignattare, non avresti qualche ricetta semplice da consigliarmi?
Detto fatto: ecco qui una lista creata a posta per i principianti.


2 - Dove posso acquistare il burro di karitè? Il burro di cacao? l'olio di... questo e quello? La cera d'api?
Allora, andiamo con ordine.

Il burro di Karité si può trovare anche al supermercato o nelle profumerie come Acqua&Sapone o Schlecker e il più diffuso è quello a marca I Provenzali.
E' sicuramente raffinato e addizionato cono olio di Mandorle.
Altrimenti c'è quello Equilibra addizionato con olio di Jojoba ma con antiossidante poco "simpatico".
Potete poi provare in erboristeria (mi raccomando, controllate l'inci).
Se cercate un burro di karité puro, non raffinato magari bio è necessario cercare in qualche sito internet che vende materie prime per i cosmetici (vedi la mia lista).

Per quanto riguarrda il burro di cacao, o avete un amico pasticciere o avete la fortuna di trovarne uno tanto disponibile da vendervene un po'. Altrimenti, scatta sempre la ricerca su internet.

L'olio di Mandorle, l'olio di Ricino, l'olio di Germe di Grano e l'olio di Jojoba o miscele di oli si possono acquistare anche al supermercato e si torvano nel reparto cosmetica (spesso un po' nascosti). Oltre all'olio di Oliva, di Vinaccioli, di Soia, di Girasole, di Mais e di Riso (eccetera!) e se siete interessati, controllate che siano spremuti a freddo così che abbiano mantenuto meglio intatte le proprietà.

Per l'olio di Cocco, provate presso quei negozi etnici che si stanno diffondendo nelle nostre città. Questo vale anche per l'olio di Palma che si trova anche alla Metro (se avete la tessera).

Tutti gli altri oli più rari, da internet.

La cera d'api si trova solo presso gli apicoltori.


3 - Dove posso trovare tutte quelle sostanze strane che nomini?
Nel nostro paese, solo le farmacie possono vendere al pubblico materiale chimico solo che è un terno al Lotto trovare un farmacista competente e disponibile.
Se lo trovate, la spesa è piuttosto elevata.
Personalmente, preferisco acquistare da internet senza tanti problemi e finora, non ho avuto particolari problemi.
[In Francia, Austria e Germania ad esempio, esistono negozi che vendono materie prime per chi si fa i cosmetici da sè! Invidia!]


4 - Non puoi mettere ricette più semplici?
Questo dipende dalle mie esigenze.
Spignatto "al bisogno", se ho bisogno di una crema viso... quello spignatterò e di quello metterò la ricetta.
Se ho bisogno di un burro corpo, allora metterò questa ricetta semplice.


5 - Metteresti una ricetta di una crema per il contorno occhi? Una maschera allo jaluronico?
Sì, certo, metterò queste ricette quando le avrò spignattate!
Tutto quello di cui metto le ricette, sono prodottini provati su di me e che utilizzo quotidianamente.
Non posso spignattare per un reggimento e lasciare i prodotti inutilizzati, finirei per sprecare un sacco di materiale.


6 - Salve, vorrei proporle di organizzare un corso di cosmesi fai da te.
Sono molto lusingata dalla proposta, ma spignatto da un anno scarso e sto imparando grazie a delle persone molto disponibili che condividono il proprio sapere su internet. Non mi sento proprio in grado di fare da insegnante a qualcuno.
Tutto quello che metto sul blog, sono ricette che ognuno può provare, modificare e criticare... non pretendo d'insegnare niente a nessuno, ma mi piace che si diffonda l'idea che i cosmetici si possono fare in casa.
Cerco un confronto più alla pari.


7 - Vendi i tuoi prodotti?
No, nel nostro paese non si possono vendere i prodotti fatti in casa e comunque non mi sentirei di prendermi questa responsabilità. Mi limito a regalarli a parenti e amici quando me lo chiedono.


8 - Mi consigli dei siti da cui acquistare?
Certo, anche se non li ho provati tutti, questi sono quelli che consiglio: click!


9 - Mi consigli qualche libro che parla di cosmesi fai da te?
Di libri che parlano di cosmesi casalinga come vorremmo (per lo meno io!), non ce ne sono semplicemente perché è una paratica poco diffusa in Italia.
Aspettiamo che qualcuno ne faccia un business quindi.

In compenso, esistono dei libri sullo spignattamento "basic", con ingredienti facilmente reperibili. Ecco alcuni titoli:
- Cosmetici Naturali fai da te di Giulia Penazzi
- Cosmesi Naturale Pratica di Francesca Marotta --> disponibile anche gratuitamente in formato pdf!
- Il tuo sapone naturale. Metodi, ingredienti, ricette di Garzena e Tadiello
E' probabile che in librearia ne troverete altri di vostro interesse.


10 - Dove hai imparato?
Due siti su tutti:

www.saicosatispalmi.org
www.lola.forumup.it


11- Quanto durano le creme fatte in casa?
Senza conservanti può arrivare ad una settimana massimo in frigorifero.
Con l'aggiunta dei conservanti, credo di essere arrivata a 8 mesi nell'armadietto del bagno... che è il massimo che una crema mi  è durata prima di finirla , di creme andate a male non ne ho mai viste (comunque dipende dal conservante utilizzato, ma anche dalla pulizia con cui si lavora e dei contenitori).


12- "Acqua a 100" cosa vuol dire?
Se consideriamo come 100 la quantità totale di un prodotto, a questo sottraiamo gli ingredienti che vogliamo utilizzare (grassi, emulsionanti, attivi, conservanti TUTTO) e quello che resta per arrivare al 100% è acqua.
Questo post si trova in

12 maggio 2009

Crema viso antiage (con nuovi emulsionanti)

Sono tornata dopo più di 10 giorni: ci sono e continuo a spignattare! Semplicemente, volevo proporvi delle ricette semplici semplici ma devo essere ispirata. (sì, sono lunatica).. così ho finito per spignattare una crema per il viso per mia madre che ne aveva bisogno.
Non è una ricetta più difficile di altre, ma non è uno spignatto per chi è alle prima armi.
Inoltre, c'è qualche nuovo ingrediente che ho da poco nella mia "dispensa dello spignatto" e che quindi provo con grande entusiamo e quale cavia migliore della mamma?
E' una crema per pelli grasse, non è la solita crema antiage nutriente perché mia madre nonostante l'età continua ad aver bisogno di creme leggere, la sua pelle continua a produrre sebo...

(Come potete vedere dalla foto, la crema risale al 24 aprile :D)


Crema viso Antiage
(pelle grassa)


Acqua a 100

Glicerina 3

Carbomer (Carbopol Ultrez 21) 0.5

Xantana 0.1
Emulsionante MF (
Sodium Stearoyl Lactylate) 3

Dicaprylyl Ether 1

Octildodecanolo 1

Burro di Karité 0.5

Emulsionante VE (Glyceryl Searate) 3

Olio di Argan 1

Olio di Borragine 0.5

Squalene vegetale (Insaponificabile) 0.5
Tocoferile Acetato 1
Sodio Jaluronato in soluzione 1 % 1

Ceramidi 1

Nanosomi Vit. A ed E 2

Pantenolo 1

Phenonip 0.5

Profumazione: Fragranza Iris



Procedimento:

Le indicazioni generali su come preparare una crema con emulsione a caldo, le trovate come sempre qui.

In questa crema ho utilizzato gli emulsionanti MF e VE acquistati su Aroma-Zone, entrambe al 3% (percentuale scelta in base alle indicazioni del sito e al mio istinto, la prossima volta proverò ad usarne un po' meno).

Rispetto agli altri emulsionanti utilizzati finora, l'emulsionante idrofilo MF si scioglie nella fase acquosa ed è in polvere.
Personalmente, l'ho fatto sciogliere nel gel di Xantana a cui ho dato una scaldatina, al micronde, poi una mescolata veloce e si è sciolto facilmente. In seguito ho aggiunto il gel fatto con il carbomer (a questo proposito, vi segnalo un topic interessantissimo sul forum di Lola sugli usi e costumi del carbomer: link).
Ed ho riscaldato tutto fino a raggiungere i 70 gradi per emulsionare le due fasi.

L'emulsionante VE invece, si scioglie nella fase grassa degli oli e quindi non ci sono particolari accorgimenti da seguire rispetto al solito.


Sugli ingredienti...

Dicaprylyl Ether: olietto leggerissimo sintetico a doppio pallino verde da Biodizionario.it. Si assorbe velocemente e dà un tocco vellutato alla crema: ottimo!
Credo che si trovi solo dalla farmacia Vernile.


Octildodecanolo: anche questo è un olio sintetico diciamo a pallino verde sul Biodizionario. Non occlusivo.
Sono oli particolarmente adatti alle pelli grasse e difficilmente troveremo oli vegetali così leggeri, tuttavia potete benissimo utilizzare l'olio più leggero che avete in casa (Aroma-Zone ne vende di tutti i tipi...).

Nanosomi Vit. A ed E: qui potete trovare le spiegazioni sulle nanoemulsioni che di sicuro è spiegato meglio di come farei io!
Il vantaggio sta nel fatto che le nanoemulsioni facilitano la penetrazione dei principi attivi nella pelle.
Vitamina A ed E sono antiossidanti che impediscono a luce ed inquinamento di produrre i tanto temuti radicali liberi e quindi non possono che far bene contro le rughe :D

Squalene vegetale: è l'Insaponificabile d'Olivo. Da Lola:
L'insaponificabile, la parte dell'olio che a contatto con soda caustica non diventa sapone, stimola i fibroblasti, contro l'invecchiamento è fantastico. Si trova in piccola percentuale nell'olio di soja (circa 3% se non ricordo male) il doppio nell'olio di oliva (ma puzza di insalata quindi evitiamo) in quantità altissima nel burro di karitè (circa 20%).
Fonte

Il resto mi sembra di averlo già spiegato e potete trovare le spiegazioni precedenti, utilizzando il motore di ricerca qui a lato.
Sull'olio di Argan ci stanno facendo "una capa tanta" già le case cosmetiche che se cercate con Google vi si apriranno infinite pagine!


Sulla crema...


Questa crema si assorbe alla velocità della luce e lascia subito la pelle morbidissima però non mi convince a pieno, quando la si spalma sul viso non è "morbida" come piace a me, sarà che a me piace "sentire" la crema sul viso, probabilmente a qualcun altro questo effetto non dispiacerebbe.
Non so se dipenda dagli emulsionanti o dai grassi che ho utilizzato perciò mi riservo di sperimentare ancora con questi due ingredienti e vi farò sapere.
Comunque non posso dire che non sia una buona crema (modesta, eh?).

Fatemi sapere cosa ne pensate e come vi trovate con questi emulsionanti, se li utilizzate, perché io sono una principiante ;)

A presto,