24 dicembre 2009

Buone Feste!

Un Augurio di Buone Feste a tutti i lettori del mio blog!



Passate un sereno Natale  e un 2010 più spignattoso che mai!


Qui sotto vi lascio un'anteprima di una cesta natalizia fatta con le mie manine, è per un'amica... spero le piaccia (anche se so che si può fare di molto meglio, ma sono pigra e le etichette faccio prima a farle a mano!).





Ci si rivede nel 2010!

11 dicembre 2009

Scrub allo zucchero in vasetto

Ed ecco una ricetta curiosa scopiazzata al 90% da un blog americano. Si tratta di uno scrub allo zucchero da mettere in vasetto che all'origine si chiamava Candy Cane Sugar scrub che io tradurrei con lo scrub al bastoncino di zucchero perché il suo aspetto dovrebbe essere quello che vedete qui a destra (link da cui ho preso l'immagine) che s'ispira ai tipici bastoncini di zucchero natalizi estremamente dolci e stomachevoli che nella mia mente sono taaanto rappresentativi del Natale americano :D

Ma io non vivo negli USA e il mio colore preferito è il viola :D perciò ho modificato nell'estetica la ricetta originale.

La ricetta originale è questa:
1/2 tazza di Shealoe Butter (burro di Karitè e Aloe)
10 cucchiai di zucchero semolato
1/2 cucchiaino di perline di Jojoba rosse
2 cucchiaino di cera d'api gialla o bianca
1/2 cucchiaino di OE di Menta o di fragranza
Devo dire che le misurazioni con tazze, cucchiai e cucchiaini mi danno leggermente fastidio: non sono misure precise e per riuscire ad avvicinarsi alla precisione, servirebbero gli aggeggi per misurare che io non ho.

Alla fine ho fatto lo stesso utilizzando quello che avevo in casa visto che per spignatti così semplici la precisione non è essenziale :)

Comunque non avevo le perline di cera di Jojoba né le comprerò perché costano un'eresia e 1/2 cucchiaino di oe mi sembrava troppo... sono partita da qualche goccia. Inoltre la mia cera d'api non è in perline ma in pezzi (ho un blocco di cera d'api vergine da cui prelevarla) e sono andata moooolto a caso!

Bando alle ciance e passiamo quindi alla mia versione.

»» Patty's Violet Sugar Scrub ««

10 cucchiai di zucchero semolato bianco
1/2 cucchiaino di semi di Papavero
2 cucchiai di cera d'api vergine
Fragranza qualche goccia 
Coloranti alimentari rosso e blu

Procedimento:

Ho preso due ciotole e in ognuna ho messo 5 cucchiai di zucchero semolato bianco per preparare due impasti separati di diverso colore (potete sempre preparare prima uno e poi l'altro).

Nel frattempo, ho sciolto a bagnomaria la cera d'api che come ho detto, ho pesato praticamente a caso :D
Una volta che la cera si è sciolta, ho aggiunto il burro di Aloe. Nella ricetta originale si raccomanda di scioglierlo con molta attenzione, di non scaldarlo  quindi troppo per evitare che l'aloe si separi dal burro.
Allora, una volta aggiunto il burro, ho spento il fuoco, ho cominciato a mescolare la cera e il burro e mentre quest'ultimo stava cominciando ad ammorbidirsi, ho tolto definitivamente tutto dall'acqua. Il composto non era completamente liquido ma molto fluido: ho pensato andasse bene lo stesso e non si è separato nulla.

La prima parte della missione era compiuta!

A questo punto, ho versato il tutto sopra una  delle due ciotole di zucchero ed ho mescolato per amalgamare.

In seguito, ho colorato di viola mescolando del colorante alimentare rosso e blu in pari quantità (che credevo non avrebbero colorato: se sono idrosolubili, come colorano i burri?! Mistero) ed ho aggiunto la fragranza e mezzo cucchiaino di semi di papavero.

Seguendo lo stesso procedimento, ho preparato il secondo impasto a cui ho aggiunto solo la fragranza, senza colorarlo né aggiungendoci i semi.

Adesso inizia la tricky part del nostro lavoro! 
La parte che richiede un po' più di manualità ma non è niente di impossibile. :D

E' necessario un sacchetto per alimenti (il mio era da 3lt) che diventerà la nostra sac à poche da pasticcere per inserire il nostro scrub nel vasetto in senso verticale (come la foto in alto).

Scommetto che avete già capito cosa c'è da fare! Ma ve lo spiego lo stesso.
Per non utilizzare un sacchetto per  impasto, l'ho diviso idealmente in due parti: in un angolo ho inserito a cucchiaiate l'impasto viola e nell'altro l'impasto bianco.

A questo punto, l'ho messo in freezer per circa dieci minuti.

Una volta uscito dal congelatore, ho tagliato la punta dell'angolo viola così da trasformarlo in una sacca da pasticcere per fare questo (ho fatto poi lo stesso con la parte bianca):



L'impasto avanzato lo "spremuto" all'interno a strati fino a riempire il vasetto (ma non ne avevo abbastanza così come la voglia di  farne di ancora).


Il risultato mi sembra simpatico e originale, lo vedo bene come regalino sfizioso.

A pensarci, credo si potrebbe provare a preparare questo scrub a freddo senza l'aggiunta di cera d'api ma direttamente con il burro montato (uno qualsiasi va bene, che non sia troppo fluido però) a cui si aggiunge lo zucchero, i coloranti e la fragranza e poi si inizia la decorazione. La prossima volta farò così.

Stamattina l'ho provato sotto la doccia e devo dire che lascia anche la pelle morbida.

Così com'è dovrebbe conservarsi qualche settimana, non prelevatelo con le mani bagnate (fatevi lo scrub prima di sciacquarvi) e non lasciatelo dentro la doccia o a rischio che ci entri acqua.

Non mi resta che dirvi Buon scrub zuccherato a tutti

9 dicembre 2009

Burro di karitè all'Aloe (alias Shealoe Butter)

Mentre girovagavo per qualche blog americano di cosmetici fai da te - perché bisogna tenersi aggiornati ;P - mi è saltato all'occhio lo Shealoe butter (Shea butter = burro di Karitè) come ingrediente per uno scrub... che non è altro che un mix di  burro di Karitè  montato e gel d'Aloe.

Mi sono subito detta che potevo farlo anch'io!

Così mi sono messa a cercare su Youtube se qualche ragazza americana avesse messo un tutorial di qualsiasi tipo su questo burro... ovviamente non poteva mancare, viva l'esibizionismo! :D
Come immaginavo, tutte preparano questo burro montato a freddo, come volevo fare io per non alterare le proprietà dei due ingredienti.
Ricercando ancora per capire un po' le dosi, scopro che quello che viene venduto già pronto sui siti americani è composto dal 50% di Karitè, 45% di Aloe, emulsionanti a freddo - polisorbate 60 e sorbitan stearate - e conservanti bruttini. Niente di ecobio, poco ma sicuro.

Questo pomeriggio la mia voglia di mettermi a trafficare con gli emulsionanti era pari a zero, avevo voglia di uno spignatto semplice e veloce.  E insomma, non c'è bisogno di complicarsi la vita per così poco :)
Così avevo deciso che nel mio Shealoe Butter avrei cambiato le percentuali di Karitè e Aloe così da scongiurare il più possibile la peggiore  sciagura che possa capitare ad uno spignattatore: la separazione!!!
Perché chiaramente una miscela di gel d'aloe e burro assomiglia pericolosamente ad una crema... e sappiamo che burri e acqua per loro natura non si legano senza un aiutino.

Ho pensato che aumentando la quantità di Karitè e mettendo meno Aloe, magari il primo avrebbe "incorporato" il gel durante la lavorazione (perdonate, non so come spiegare il mio ragionamento...) e la densità dello stesso, oltretutto montato, avrebbe reso possibile l'unione!
Presumo comunque che prima o poi il mio burro si separerà ma spero di finirlo prima che possa accadere :-)


Ma dopo tante chiacchiere, passiamo alla ricetta:


Burro di Karitè all'Aloe


Burro di karitè 100gr (2 parti)
Gel d'Aloe 50 gr (1 parte)
Aperoxid TLA (antiossidante) 3 gocce

Procedimento:
Come vi accennavo, ho montato il burro di karitè a freddo, come spiegato in questo post.
Una volta che il burro era bello cremoso, ho aggiunto un po' alla volta continuando a frullare con le fruste, il gel d'aloe finché non era del tutto incorporato nel burro (e soprattutto non si vedevano più goccioline di gel).
Ho aggiunto le 3 gocce di antiossidante e a questo punto,  potete profumare a piacimento (io non l'ho fatto perché questo burro lo userò per un altro spignatto).

Non ho aggiunto conservanti perché ipotizzo che bastino quelli del gel d'aloe e che l'aloe sia "interamente avvolto" dal burro così da non poter entrare in contatto con germi, muffe e batteri vari (come accade nei sottolio insomma) almeno finché la parte acquosa non si separerà (me la sto chiamando!).
Ma sarà il tempo a dire se ho ragione, ne lascerò un po' da parte per vedere come evolve la situazione :)

Sostituzioni:
Usate l'antiossidante che avete in casa secondo le relative dosi: Tocoferolo, oleoresina di Rosmarino o Antiranz (di Behawe.com).

Considerazioni:
Come consistenza è un burro non troppo cremoso, ma morbido al tatto come lo vedete dalle foto - assieme ad un ramo della mia pianta di Aloe.
A questo link potete vedere il burro nella versione americana e non mi sembra così diverso dal mio.
Direi che sono soddisfatta del mio esperimento, non mi resta che sperare che non si separi così in fretta come temo... dai, lo dico per scaramanzia ;P

3 dicembre 2009

Piccoli spignattatori crescono

Il Natale si avvicina, tempo di regali sopratutto per i piccini (Quanta pubblicità fanno a proposito?) e date un po' un'occhiata a che tipo di giochi cosiddetti educativi si sono inventati!

L'atelier dei Cosmetici

Saponi e Profumi

Gel da Bagno

Confezioni profumi

Lucidalabbra

Insomma, piccoli spignattatori crescono!
I francesi sono "avanti", tant'è che anche Aroma-Zone vende dei cofanetti per gli spignattatori più  piccoli... sempre sotto la supervisione dei genitori.

La mia domanda è: ma perché ai bambini vendono queste cosine (seppure molto semplici, ci mancherebbe) e a me le farmacie non vendono le materie prime? :D

21 novembre 2009

Balsamo labbra fai da te... miracoloso!

La ricettina di oggi è una pensata di Lola che lei ha chiamato "Pronto soccorso per labbra screpolate" ed in effetti agisce velocemente lasciando da subito le labbra morbidissime e in più dura sulle labbra per ore. Per me è MIRACOLOSO, da quando lo uso le labbra sono perennemente idratate e morbide.
E' una ricetta che di sicuro non abbandonerò più, da grande utilizzatrice di burrocacao!
Credo che molte labbra del forum siano debitrici di Lola eheh

Dopo aver provato al ricetta originale (qui), l'ho un po' modificata con quello che avevo in casa e il risultato è sempre ottimo (ricetta per 100gr):

Cera d'api 20
Olio di Ricino 30
Burro di Karité 10
Olio di Riso 5
Tocoferile Acetate 10

Glicerina 5
Miele 10
Acqua alimentare di Arancio (quella che si usa per la Pastiera) 10
Olio essenziale di Arancio Dolce 5 gocce

Procedimento:
Si tratta di una cold cream e trovate le istruzioni qui.
Aggiungo solo un'avvertenza: frullate più che potete appena avete scaldato e sciolto gli ingredienti, cercando di fermarmi meno che potete finché non si solidifica quindi passate a mescolare a mano (ci vorranno 20-30 minuti in tutto).
Altrimenti, l'acqua rischia di separarsi e vedrete la vostra crema cosparsa di goccioline.

EDIT del 07/08/2010: QUI trovate la ricetta fotografata.

Ingredienti&Sostituzioni:
  • Scegliete gli oli e i burri che preferite secondo le loro caratteristiche. Ad esempio, visto che la cold cream si fa interamente a caldo, non è il caso di utilizzare oli termosensibili o che irrancidiscono facilmente. Oppure, tenete conto che il burro di cacao rischia di rendere il tutto troppo "duro".
  • Il Tocoferile Acetate (emolliente e cicatrizzante) potete sostituirlo con del tocoferolo al 5%. 
  • Per quanto riguarda il miele, scegliete quello che volete, magari non di Castagno che è un po' amaro... ;)
  • Il resto sta a voi :D
Impressioni
Non mi resta che ripetere che questo balsamo è miracoloso.
Credo sia un'ottima ricetta per iniziare a spignattare che vi darà grandi soddisfazioni :)

16 novembre 2009

Siero leggero per il contorno occhi


Questa settimana ho preparato un siero per il contorno occhi come da richiesta della mia mamma. 
Personalmente, non credo troppo all'efficacia delle creme che dovrebbero ridurre le occhiaie o sgonfiare le borse (voi che dite?) ma non si può dire di no alla mamma! 
Così le ho preparato un siero leggerissimo, direi acquoso che penetra in fretta e quindi non si sente, come piace a lei. Mi sono ispirata a questo prodotto, con le modifiche del caso.



Siero leggero per il contorno occhi


Acqua a 100
Carbomer (Carbopol 940) 0,1
Glicerina 2
Bioflavonoidi complesso 60% in Esperidina 1
Estratto fluido di Mirtillo 1
Proteine del Latte (liquide) 1
Estratto fluido di Edera 1

Caprilico Caprico trigliceride 0.2
Octildodecanolo 0.2
Dycaprylyl Ether 0.5
Nanomultivitamin (Nanosomi vit. A E C) 4
Cold Emulsifier (emulsionante di Aromantic.co.uk) 2.5
Phenonip 0.5
Profumazione:

4 gocce di estratto di Pesca (di Aroma-Zone.com) 
1 goccia fragranza alla Rosa (di Gracefruit.com) 

Procedimento:
Si tratta di una emulsione a freddo che non necessita quindi di scaldare le fasi.
Ho proceduto così:
Dapprima ho preparato il gel di carbomer come di consueto, a cui poi ho aggiunto gli ingredienti idrosolubili.
Poi ho preparato la fase grassa composta dei grassi appunto e tutti gli ingredienti liposolubili, compreso l'emulsionante.
Quindi ho versato la fase grassa in quella acquosa ed ho mescolato velocemente fino ad emulsione.
Modificato il ph che in una crema per il contorno occhi dovrebbe essere 7 come quello lacrimale così da non bruciare se entra nell'occhio... la mia starà a 6 - perché ad un ph troppo alto il carbomer si "smolla" - e finora creme negli occhi non me ne sono messa! :D
Infine, ho aggiunto alcune gocce di colorante alimentare rosso per ottenere un rosa pallido (gli estratti vegetali colorano e danno un giallino non troppo attraente).


Sugli ingredienti:
  • Il Cold Emulsifier è un emulsionante BIO che ha il seguente INCI: Glycerine*, Prunus amygdalus dulcis*, Citrus aurantium dulcis fruit water*, Sucrose Laurate. Si utilizza come specificato sopra, con l'avvertenza di non frullare o farlo proprio poco perché tende a fare schiuma che poi può trasformarsi in bolle nella crema. Dà delle emulsioni leggere ma non addensa, quindi c'è sempre bisogno di un addensante della fase acquosa come xantana, carbomer o idrossietilcellulosa per dare corpo alla crema (ognuno in maniera diversa, ovviamente). Non costa poco... 
  • I Bioflavonoidi sono pigmenti vegetali dalle proprietà antiossidanti (ottimi assieme alla vitamina C) ed in particolare, l'esperidina contribuirebbe alla conservazione dell'integrità e della permeabilità delle pareti capillari.
  • Le proteine del latte, in questo caso, tirano un po' la pelle - leggermente - e danno un pseudo effetto lifting :D oltre alle loro già note proprietà!
  • Gli estratti vegetali sono stati scelti perché dovrebbero aiutare la circolazione (sul web si trovano molte info a questo proposito).
  • Dei nanosomi (Nanomultivitamin) vi ho già parlato e meritano una ricerca nel blog, comunque le vitamine stanno bene quasi dappertutto :D
  • Infine, ho scelto degli oli leggerissimi bio (pallino verde su biodizionario.it) che vengono assorbiti in men che non si dica e lasciano una sensazione setosa sulla pelle (sono il Caprilico Caprico trigliceride, Octildodecanolo e il Dycaprylyl Ether).
Sostituzioni
  • Nanomultivitamin: sotituite con delle semplici vitamine A, E e C seguendo le dosi tipiche.
  • Gli "olietti di sintesi leggeri bio": finora non ho torvato un olio vegetale così leggero, ma al limite, si sceglie l'olio più leggero che si ha in casa (uno su tutti quello di Jojoba).
  • Carbomer: si può scegliere tra la xantana e l'idrossietilcellulosa, ma l'effetto sulla pelle non sarà lo stesso: il carbomer a contatto con la pelle si "spacca" e dà una sensazione "acquosa" cosa che invece non accade con gli altri due, che fanno "strato".
  • Phenonip: scegliete il conservante che preferite.
  • Estratti vegetali: di piante utilizzate per i loro benefici alla circolazione ce ne sono altre, al momento mi viene in mente l'Uva Rossa, la Centella, Il Rusco, l'Amamelide...
  • Le proteine: di qualsiasi tipo vanno bene (latte, seta, soia, riso, ecc) e se utilizzate quelle in polvere, meglio dimezzare la dose.

Eco o non eco?
Per un prodotto eco al 100%, come sempre sostituite il carbomer e il Phenonip (conservante) tenendo conto dei consigli qui sopra.

Impressioni della sottoscritta
Adoro i prodotti che quasi non si sentono in viso ma non per questo non idratano, infatti, questo siero lascia proprio una bella sensazione di setosità dopo averlo spalmato nonostante lì per lì al tatto, sembri quasi un gel acquoso.
C'è infatti da dire che questo siero mi piace anche su tutto il viso e nulla vieta questo utilizzo.

12 novembre 2009

Lista aggiornata

Visto che la precedente lista delle materie prime da scambiare/vendere ha avuto un discreto successo, vi posto la lista aggiornata con le sostanzine che non uso più o in surplus:

Argilla Verde
Carbonato di Calcio Aroma-Zone (per dentifricio) 

Emulsionante MF (sodium stearoyl lactylate) 
Emulsionante VE (glycol stearate) 
Magnesio Carbonato (per make up e dentifrici)
Estratto fluido di Fucus (tintura alcolica 40°-  usato contro la cellulite) 

Sodio cocoamphodiacetato
Decyl Glucoside 

Montanov 68 (emulsionante)
Alcohol Cetilstearilico (simile al cetilico)


Se v'interessa qualcosa, scrivetemi pure al mio indirizzo e-mail: Paty8983(at)gmail.com.
Spedisco in tutta Italia e se siete della provincia di Venezia, posso consegnar a mano.

4 novembre 2009

Whipped Soap... il sapone montato!

Il whipped soap è stata proprio una bella scoperta e voglio condividerlo con voi!
Tradotto in Italiano, sarebbe sapone montato... perché nel whipped soap, i grassi vengono montati esattamente come si fa con i burri (o l'albume dell'uovo)e   poi a questi, si aggiunge la soluzione di soda a temperatura ambiente.... e basta.

Più semplice di così?

Si tratta anche di un modo di preparare il sapone divertente e che presenta diversi vantaggi:

> è totalmente a freddo
> e quindi non c'è bisogno di stare attenti alle temperature
> non c'è bisogno di stare attenti al "nastro"
> c'è tutto il tempo per colorare il sapone (almeno mezz'ora prima che indurisca troppo) e profumarlo
> dà un sapone che dura di più e non sbava
> è delicato
> e... galleggia!

L'unica nota negativa che io trovo è che si debbano attendere 2 mesi per la stagionatura, poiché si tratta di un metodo completamente a freddo, la saponificazione avviene moooooooooooolto lentamente.

Ma per capire quali risultati si possono ottenere con il metodo del whipped soap vi basterà dare un'occhiata al sito di Nizzy che oltretutto spiega per filo e per segno come funziona questo metodo che è veramente semplice a dispetto dei risultati spettacolari che si possono ottenere!
Se non conoscete l'inglese, trovate una bella ed esauriente spiegazione sul forum di Lola: click con tanto di foto passo passo! (grazie a Scarambocchio che ci ha portato la whipped mania!)

Per quel che mi riguarda, finora l'ho provato solo una volta ma mi ha già conquistata. Ho provato una ricetta semplice ispirata a quella suggerita sul forum di Lola che però ho perso... comunque nella scelta dei grassi, è importante mantenere una percentuale di oli solidi e burri dell'80% altrimenti non si può montare abbastanza.
Questo è il mio risultato:



I colori non sono accesi ma risultano pastello con il metodo whipped (e devo dire che mi piace molto quest'effetto) e ovviamente, si possono ottenere forme molto più originali e divertenti di queste ma come prima prova, non ho voluto sbilanciarmi troppo.
Al momento, i saponi sono circa a metà stagionatura - un mese - e il profumo a base di oli essenziali è ancora persistente.
Insomma, grande risultato con minimo sforzo :-)

E se avete un po' paura della soda o se magari siete un po' pigri o semplicemente vi piace sperimentare, il metodo del whipped soap è sicuramente adatto a voi... provate e non ve ne pentirete :-)

3 novembre 2009

Burro cremoso agli Agrumi


Ieri sera ho concepito questo burro montato per il corpo che come potrete immaginare, mi piace molto!
E' molto più cremoso rispetto a quelli che faccio di solito e infatti ho modificato la ricetta abituale: questa volta, ho utilizzato il 60% di oli e il 40% di burri ( di cui 15% più "solidi" e 20% più morbidi e asciutti, diciamo).
In precedenza, facevo metà oli e metà burri invece con le nuove dosi, il risultato è molto più soddisfacente e alla vista, sembra quasi una crema vera e propria.
Anzi, nella foto sembra una crema pasticcera... slurp!
Di seguito troverete la ricetta, comunque la vera novità sono le percentuali, non tanto i singoli ingredienti.


Burro cremoso agli agrumi


Grassi solidi: 40%
Acido Stearico 5
Burro di Cacao 10

 Burro di Karité 15
Burro di Mango 5
Olio di Cocco non frazionato (solido attorno ai 20-25°) 5


Oli: 60%
Olio di Germe di Grano 20
Olio di Mandorle Dolci 5
Olio di Canapa 5
Olio di Nocciolo di Albicocca 5
Olio di Jojoba 5
Olio di Ricino 10
Olio di Oliva 10

Aperoxid TLA 3 gocce

Dry Flo PC (Amido di mais modificato) 1 cucchiaio e 1/2


Profumazione: 
Oe di Arancio dolce 6 gocce
Oe di Bergamotto 3 gocce
Oe di Lavanda 4 gocce
Oe di Petitgrain 2 gocce
Oe di Litsea Cubeba 2 gocce


Procedimento:
Lo trovate qui con tanto di foto passo passo.
Dapprima ho sciolto i burri e l'acido stearico e una volta intiepiditi, ho aggiunto gli oli e mescolato, poi seguite pure le istruzioni riportate.

Sugli ingredienti:
--> gli oli essenziali: attenzione che gli agrumi sono fotosensibilizzanti; tuttavia, sono stata al di sotto delle percentuali d'uso massime.
Nel dubbio, potete utilizzare il burro con questa profumazione alla sera così siamo sicure di non esporci proprio al sole nemmeno adesso che siamo in Inverno! :D

--> oe di Litsea Cubeba: lo adoro! E' agrumato ma non è fototossico.

--> ho cercato di utilizzare oli di diversa densità, più e meno leggeri per non creare una mappazza unta e basta. E con questo"minestrone" di oli ce n'è per tutti gusti:
- l'olio di Germe di Grano:  consigliato per le smagliature, ristrutturante grazie all'alta percentuale di vit. E.
- l'olio di Mandorle Dolci: ottimo emolliente, nutriente e antinfiammatorio.
- l'olio di Canapa: ha un abbondante contenuto in acidi grassi insaturi essenziali e per questo di solito si usa nei prodotti anti age, è un po' "lussuoso" per questo burro...
- l'olio di Nocciolo di Albicocca: ricco di vitamine e minerali, di solito si usa per la pelle secca.
- l'olio di Jojoba: è sebosimile, adatto anche alla pelle grassa; ha un alto contenuto di tocoferoli ed è anche antinfiammatorio.
- l'olio di Oliva: ottimo per il corpo per l'alta percentuale di insaponificabili che aiutano l'elasticità della pelle, oltre al fatto che è ricco di vitamine, minerali e acidi grassi essenziali.
- Burro di Karité: cos'altro c'è da dire sul Karitè?
Per il corpo è ottimo - anche lui - per l'alta percentuale di insaponificabili oltre a tutto il resto che saprete già...
- Burro di Cacao: estremamente emolliente e nutriente.
- Burro di Mango: anche lui ricco di insaponificabili.
- Olio di cocco e di Ricino: non mi fanno impazzire, li ho scelti perché sono belli densi e avrebbero aiutato la consistenza del burro... il primo non ha nemmeno chissà quali proprietà cosmetiche!

--> Acido Stearico: si usa come fattore di consistenza nelle creme o nei burri. Dovrebbe dare un tocco ceroso e asciutto. (Ne ho un bel po' in casa e volevo provarlo.)

Sostituzioni:
--> Stearico: proverei con del cetyl palmitato o in alternativa, del semplice burro di cacao che però, come sapete, è unto (e quindi niente tocco asciutto). Magari dell'alcohol cetilico? Da provare.
--> Burro di Mango: sostituite la sua parte con il karitè.
--> Aperoxid TLA: sostituite con l'Antiranz che vende Behawe.com oppure con del Tocoferolo (adeguando la percentuale).
--> Dry Flo PC: sotituitelo con l'amido di Mais, Frumento o Riso.
A differenza di quest'ultimi, il Dry Flo dà un tocco più setoso e ho l'impressione che assorba molto di più l'unto dei grassi. Tuttavia se lo avete, conservatelo per le creme che nel mio caso ero rimasta senza l'amido...

Eco o no?
Ovviamente è un prodotto completamente di origine vegetale.

Impressioni:
Il risultato è un burro cremoso e setoso, e sorpresa! Si assorbe piuttosto in fretta senza risultare troppo unto (per essere una semplice miscela di grassi).
Vi lascio una foto che forse vi aiuterà a capire la consistenza:




La profumazione è lieve, ma secondo me, ben si sposa con il profumo naturale dei burri... che se volete coprire totalmente, è meglio se cambiate profumazione :D
Il colore invece, è dato naturalmente dai grassi.

24 ottobre 2009

Crema mani al miele

Si avvicina la stagione fredda (anche se oggi qui c'è il sole e tanto freddo non fa!) e c'è sempre bisogno di una buona crema mani.
In particolare, la ricetta che vi propongo oggi è stata pensata per il mio ragazzo che ha le mani molto sensibili che si arrossano e si screpolano in men che non si dica.
Ho pensato per lui una crema lenitiva (Bisabololo, Pantenolo, Oleolito di Lavanda/Camomilla/Calendula, Miele) idratante e rigenerante (Sodio Jaluronato, Ceramide) oltre che emolliente vista l'alta percentuale di oli (15%) e infine tanta glicerina per ammorbidire le parti  più ruvide e screpolate .  Vedremo cosa ne penserà...



Crema mani al Miele

Acqua a 100
Glicerina 10
Carbomer 0.6
Miele 3

Burro di Karitè 5
Burro di Cacao 3
Olio di Mandorle dolci 2
Olio di Jojoba 1
Olio di Germe di Grano 1
Dicaprylyl ether 0.5
Ottildodecanolo 0.5
Tocoferile Acetato 1
Lamecreme ZEM (emulsionante) 5
Cetyl Palmitate 3
Aperoxid TLA 1 goccia

Pantenolo 1
Bisabololo 0.5
Lactomide 3
Sodio Jaluronato soluzione 1% 2
Oleolito Lavanda/Camomilla/Calendula 1
Phenonip 0.5
Profumazione Carena (tipo Nivea di Gracefruit.com) 

Procedimento:
Il procedimento da seguire per fare le creme a caldo, è sempre lo stesso: click!

Nuovi ingredienti:
--> Miele: in questa crema, l'ho utilizzato sia perché ha azione lenitiva, idratante per via degli zuccheri che contiene e restitutiva.
--> Lactomide: ceramide 3, milk lipids. Miscela di liposomi di ceramide 3 e lipidi del latte: regola l'idratazione e rigenera la pelle.
Lo potete trovare su questo sito (ad un prezzo assurdo, io l'ho avuto da una spignatattrice).
Probabilmente è un ingrediente un po' "lussuoso" per una crema mani, ma è il bello dello spignattamento...  si può fare quello che si vuole :-)
--> Lamecreme ZEM: Glyceryl Stearate, Glyceryl Stearate Citrate. Emulsionante bio che ho acquistato qualche tempo fa su Behawe.com. 
Mi  ha dato una crema bianca che di più non si può e non fa troppa scia bianca quindi  non serve massaggiare troppo. Già mi piace!

Eco o non eco?
Potete cambiare sistema conservante e utilizzare Xantana o Natrosol al posto del carbomer per ottenere una crema tutta verde

Impressioni 
E' venuta fuori una crema densa da vasetto molto bianca che si spalma agilmente, fa poca scia bianca e non lascia le mani unte bensì nutrite.
Ho cercato di abbondare con i burri e le cere (cetyl palmitato) per ottenere un effetto asciutto in modo da non aspettare troppo affinché la crema si assorba.
So già che la crema si addenserà ulteriormente poiché, vai a sapere perché, il cetyl palmitate addensa dopo qualche giorno... anche se dovesse diventare più densa di quanto già non è, in una crema mani non mi disturberebbe.
Vi metterò una foto appena avrò la macchina fotografica sotto mano :-)

19 ottobre 2009

Docciaschiuma Sweetness Therapy

Ancora detergenti!

Questa volta è una ricettina particolare che mi è stata ispirata da Lola e anzi, la mia è solo una variante... ma non ho potuto fare a meno di portarlo alla vostra attenzione perché il risultato mi ha molto entusiasmato! 

Si tratta di  un docciaschiuma estremamente delicato e senza conservanti, il tutto grazie al fruttosio!
Il fruttosio è lo zucchero che di solito si trova nella frutta e nel miele, e nel nostro  caso, addolcisce il detergente e riesce ad "impegnare" l'acqua contenuta rendendola così indisponibile ai batteri ed abbiamo così il nostro detergente conservato! (E non chiedetemi per quanto tempo... è la prima volta che faccio questo docciaschiuma)


Docciaschiuma Sweetness Therapy

Acqua 15
Fruttosio 40

Sodiul Lauroyl Sarcosinate 20
Cocamidopropyl Betaine 10
Disodium cocopolyglucose tartrate (Eucarol AGE ET) 5
Coco Glucoside (o Decyl Glucoside o Lauryl Glucoside) 10

Profumazione a scelta (Big Babol)
Colorante a scelta





Procedimento:

In un contenitore, sciogliete a bagnomaria il fruttosio nell'acqua.
Lasciatelo raffreddare ed aggiungetelo poi alla miscela di tensioattivi che avrete nel frattempo preparato (ricordate di aggiungere a questa la profumazione).
Controllare il ph e modificatelo di conseguenza fino a ph 5 affinché il Sarcosinate addensi il detergente. Infine, colorate a piacere.

Info varie...

Scegliete i tensioattivi che preferite per la realizzazione di questo docciaschiuma,  quelli che avete a casa, l'importante qui è il fruttosio che trovate al supermercato vicino allo zucchero tradizionale :-)
Magari il Sarcosinate può essere utile perché aiuta a rendere tutto più denso.

Eco o non eco?

Ecco a voi un detergente totally ecobio

Devo dire che lo sto provando in questi giorni, è molto delicato e soprattuto per me che ho la mania di fare la doccia tutti i giorni tutto l'anno... è perfetto, meglio non sgrassare troppo la pelle.
Anche esteticamente mi piace molto, praticamente viene trasparente come potete vedere dalla foto.
L'unica cosa che mi stranisce un po' è lavarmi con il profumo di Big Babol... ma è l'unico dolce che ho perché non amo i profumi dolciastri, a partire dalla vaniglia

Spero che questa ricetta piacerà a voi come a me!

25 settembre 2009

Detergente lavapiatti

Eccomi qui con le ricette dei detergenti lavapiatti che ho sperimentato di recente e che funzionano benissimo, ormai il Nelsen mi fa un baffo

Da notare che si trattano di detergenti ecobio perché chissà quanto lavapiatti consumiamo e gettiamo giù dallo scarico del lavandino... se magari inquina un po' meno è anche meglio, no?

E poi, aspetto da non sottovalutare, a spignattarlo a casa risparmio un bel po'! Purtroppo, diciamocelo, i detergenti eco non sono molto economici anche se spesso la convenienza dipende da come utilizziamo il detergente, bisognerebbe cercare di evitare gli sprechi.



Detergente lavapiatti 

La prima ricetta è stata pubblicata sul forum di Lola, da Lilli. La ritrovate qui ma la pubblico lo stesso (è per un litro):

Acqua a 1000
Aceto 25 gr
Alcol da liquori 90° 100
Glicerina 30

Decyl Glucoside/Coco Glucoside 200
Cocamidopropyl Betaine 200
Profumazione a scelta


Procedimento:

Due contenitori: in uno acqua+aceto+alcol+glicerina; nell'altro i tensioattivi.
Versate gli ingredienti idrofili nei tensioattivi e mescolate. Controllate il ph che però grazie all'aceto dovrebbe essere già a posto.

Ed ecco pronto il vostro lavapiatti!

Come dice Lilli nel topic, il risultato è piuttosto liquido (l'alcol che smonta tutto, i tensioattivi che non addensano granché) e quindi se desiderate, potete gelificare la fase acquosa con la Xantana (si fa come le creme)
Comunque sgrassa bene e non è affatto aggressivo.


Detergente lavapiatti concentrato 

Questa ricetta invece l'ho pensata io ed il risultato è un detergente più concentrato, infatti ha una SAL (sostanza attiva lavante = quantità di tensioattivi puri nel detergente) maggiore rispetto al precedente, perciò ne basta davvero poco.
Inoltre, non vi posso descrivere la soddisfazione quando mia madre mi ha detto che le pareva meglio del lavapiatti abituale: vittoria!! Avessi avuto una coppa in mano, l'avrei alzata al cielo!

Ma ecco qui la ricetta:

Acqua a 1000
Sale 10
Glicerina 40


Sodium Lauryl Sulfate (in polvere) 200
Cocamidopropyl betaine 150
Cocoglucoside 200
Profumo: oe di Limone
Phenonip 5



Procedimento:

Due contenitori: in uno mettete acqua+ sale + glicerina. Nell'altro i tensioattivi, la profumazione e il conservante (se lipofilo, se invece il vostro è idrofilo va nell'acqua ovviamente).
Quindi versate la fase acquosa nei tensioattivi e mescolate fino ad ottenere il vostro detergente. Controllate il ph e portatelo a 6 con dell'acido citrico.


Ingredienti:
  • Glicerina: serve per evitare che le mani si secchino troppo, nella mia ricetta ho abbondato un po' perché mia madre ha le mani ha le mani piuttosto delicate.
  • Alcol a 90°: nella prima ricetta fa da conservante ma ho scoperto da poco che i tensioattivi non reggono l'alcol in altre parole, il detergente si liquefà. Di conseguenza, nella mia ricetta ho preferito il solito Phenonip: vedete un po' voi come preferite :-)
  • Sodium Lauryl Sulfate: mai lo userò per un bagnoschiuma, ma devo dire che sui piatti il suo sporco lavoro lo fa egregiamente! (E qui mi domando quanto aggressivo sia sulla pelle anche se eco...) Notate che anche lui addensa il detergente grazie al sale. 

Se v'interessa saperne di più su una pulizia della casa più "intelligente" e più rispettosa dell'ambiente,  vi consiglio il sito Detersivi Bio Allegri dove troverete molti consigli utili ed interessanti... e scommetto scoprirete tante cosine che non immaginevate nemmeno

Alla prossima!

22 settembre 2009

Sull'arte di preparare una crema (cosmetica) Cap. II

Mi sono resa conto che c'è bisogno di ulteriori precisazioni su come si realizza una crema cosmetica e allora mi dilungherò in qualche spiegazione, ho la vocazione della maestrina e queste cose mi divertono!

Per scrivere questo post, mi sono ispirata alle domande che mi sono state poste via mail ed ho pensato che le risposte potessero essere utili anche ad altri miei lettori.

Siccome voi sapete che molto di quello che so, è dovuto alla mia frequentazione dell'Angolo di Lola, ero indecisa se aprire un post e ripetere a mena dito quello che ho imparato dal forum... ma direi che non ha senso che ripeta con parole diverse - aggiungendo delle imprecisioni magari - gli "insegnamenti" della mia guru spignattatoria!
Perciò, vi rimanderò spesso al suo forum volenti o nolenti :D

Partiamo da una ricetta esemplificativa di una crema ottenuta con il metodo a caldo:

FASE A
Acqua a 100
Xantana 0.1
Carbobol Ultrez 21 0.5
Glicerina 2


FASE B
Olio di Jojoba 1
Squalene Vegetale 1
Olio di Germe di Grano 2
Burro di Karitè 1
Insaponificabile di Avocado 1
Tocoferile Acetato 1
Aperoxid TLA 1 goccia
Alcohol Cetilico 1
Metilglucosio Sesquistearato 3


FASE C
Oleolito di Calendula (in olio di Riso) 2
Bisabololo 0.5
Nano Lpd's Multivitamin (Nanosomi Vit. A C F E) 3
Sodio Ascorbil Fosfato 0.5
Sodio Jaluronato soluzione 1% 2.5
Allantoina 0.5
Pantenolo 2.5
Phenonip 0.5

Profumazione
Colorante eventuale


Che cappero vuol dire FASE A, B o C?
Sono le 3 fasi di cui è composta la crema e che poi verranno unite per creare la nostra emulsione.
Cercherò di spiegarle una per una cercando di dare una spiegazione più semplice possibile.

FASE A
La fase A è la fase acquosa, composta quindi dall'acqua demineralizzata (o idrolato o infuso) e:
- da uno o più addensanti (o forse sarebbe meglio dire gelificante? O modificatore reologico? ) che servono ad "intrappolare" l'acqua e sono utili sia perché aiutano a rendere la crema più o meno densa e, da non sottovalutare, aiutano la stabilità della crema nel tempo, che non si separi insomma.
Quelli che io di solito utilizzo sono la gomma Xantana e il Carbomer (ce ne sono di diversi tipi), la prima di origine vegetale mentre il secondo sintetico:; vi sono poi l'Idrossietilcellulosa, la gomma di Guar e molti altri; per maggiori informazioni, vi rimando al forum di Lola.
- attivi idrosolubili (che si sciolgono in acqua) e non termosensibili che non "soffrono" al contatto con il caldo e che si possono scaldare.
Si può aggiungere quindi la glicerina che però ha il ruolo fondamentale di aiutare a disperdere la xantana per poi formare il gel (come si fa lo trovate qui.)
Comunque di attivi che reggono il calore non ce ne sono poi così tanti e comunque sempre meglio aggiungerli in fase C così che mantengano intatte le loro qualità.

FASE B
Composta da:
- i grassi: oli e burri non termosensibili
- emulsionanti: servono per unire la fase acquosa a quello grassa (si sa che acqua e olio non si emulsionano da sole). Salvo eccezioni (come l'emulsionante MF), gli emulsionanti si sciolgono assieme agli oli. Di solito utilizzo Alcohol cetilico+Metilglucosio Sesuistearato che sono i più usati dalle spignattatrici italiane, ma ce ne sono un'infintà tra ecobio e non, come Montanov68, Xyliance, Cera n°1 di Aroma-Zone.com, Emulsionante MF+Emulsionante VE, Lamecreme, Tego Care 450, ecc (Sono i nomi commerciali)
- qualche attivo liposolubile non termosensibile: il Tocoferile Acetate, il Tocoferolo, lo Squalano.
- e il vostro antiossidante di fiducia: l'Aperoxid TLA o l'Antiranz di Behawe.com.
- polveri tipo Dry Flo Pc (amido modificato che serve mitigare l'untuosità degli oli) o l'argilla se volete fare una maschera per il viso, ad esempio. Se le mettete alla fine, fanno i grumi.

FASE C
La fase C, è la fase "a freddo", gli ingredienti vanno aggiunti quando la crema sta sotto i 40°, vale a dire quando toccate il contenitore e non vi scottate.
Ci vanno tutti gli ingredienti che non rientrano nelle precedenti:
- attivi che non reggono il calore (la maggior parte come abbiamo visto)
- gli oli che volete mettere in formula ma che non reggono il calore (non esageriamo però)
- aggiungo il gel d'aloe che non adrebbe scaldato, a volte c'è chi lo fa ma io temo che le sue proprietà vadano bruciate
- profumazione
- conservante

Capitolo Attivi
Ci sono 7 miliardi e mezzo di attivi cosmetici ma per i principali (ed altro) vi rimando all'esaurientissimo topic scritto da Lola, dove troverete:
Allantoina
Bisabololo
Pantenolo
Proteine Idrolizzate liquide
Retinyl Palmitato /Vitamina A
Sodio Jaluronato
Tocoferolo e Tocoferile Acetato
e fate un bel click qui!

Come avrete avuto modo di vedere, ne uso anche altri nelle mie ricette che di solito acquisto per la curiosità di provarli... e per le mani bucate che mi ritrovo.
Siccome so che non è facile starci dietro, di solito alla fine di ogni ricetta spiego a grandi linee cos'è, come funziona e perché l'ho acquistato per ogni nuovo ingrediente.
E siccome le spiegazioni ci sono sparse per il blog, ho aggiunto appositamente il motore di ricerca qui a lato che funziona benissimo inserendo il nome della sostanza che v'interessa.
Se non lo descrivo nella mia ricetta, vuol dire che l'ho già inserito in precedenza.
Vi chiedo di prendervi solo due minuti per fare questa ricerca. ;-)
Se poi v'interessa saperne di più, non posso che consigliarvi sia il forum di Lola che Sai cosa ti spalmi e trovate i link qui a lato, se non li conosceste.

Per ora mi sembra tutto, spero di avervi aiutato ulteriormente e schiarito un po' le idee e non mi pare ci sia altro da aggiungere, per il momento.

18 settembre 2009

Spray lucidante all'aceto - per capelli

Quello che vedete qui a sinistra, è lo spray lucidante all'aceto.

Brutto è brutto, lo so.
Nessuna azienda cosmetica avrebbe il coraggio di mettere in vendita una cosa del genere...

Ma come si dice, non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace!
E devo dire che questo spray non è niente male a dispetto del suo colore, come dire... strano. Purtroppo, gli estratti vegetali sono tanto belli e tanto cari ma colorano di brutto... e di marrone.
E lo so che vi starete domandano "Come mai le creme che acquistiamo sono sempre belle bianche?"
Beh, è presto detto: usano estratti decolorati - che colorano sempre un po' - in dosi lillipuzziane. Semplice!
Io invece che li utilizzo dosi più umane, mi ritrovo con le creme beige e lo spray per i capelli color senape da ri-colorare con i coloranti alimentari... e vivo con la speranza che il mio spray-brutto-anatroccolo mi lucidi veramente i capelli senza bisogno dei siliconi. In effetti, l'acidità dell'aceto sui capelli favorisce la chiusura delle squame del capello stesso, rendendo così la capigliatura più lucida e morbida.

C'è anche da dire che questo mio spray non puzza di aceto: quell'odoraccio sono riuscita a coprirlo.

A parte il pistolone su quanto sia brutto, per combattere la mia pigrizia (chi c'ha voglia di preparare al momento la miscela?) è perfetto, bello (vabbè) e pronto per essere usato dopo lo shampoo!


Spray Lucidante all'Aceto
per capelli grassi

Infuso di Rosmarino Idrolato di Rosmarino30 gr
Decotto di semi di Lino 30gr
Acqua di Rose 20gr
Aceto bianco 10gr
Pantenolo 1
Proteine del latte idrolizzate 2
Estratto fluido di Edera 1

Poliglicerile 10 Laurato 2.5
OE di Geranio 10 gocce
OE di Lavanda 10 gocce
Phenonip 0.5

AGGIORNAMENTO 2014: meglio l'idrolato di rosmarino per evitare l'ossidazione! 
Altrimenti preparate la versione qui sotto ;-)

Versione semplificata

Infuso o Idrolato di Rosmarino 30 gr
Decotto di semi di Lino 30gr
Acqua di Rose 20gr
Aceto bianco 10gr

Conservare in frigo per massimo una settimana!

Procedimento:

Ho preparato un infuso di Rosmarino molto concentrato e un decotto di semi di Lino che ho fatto piuttosto liquido (pochi semi e tanta acqua sennò mi veniva il gel, troppo denso in questo caso).
Una volta raffreddati, ne ho pesato 30 gr di ognuno - il resto l'ho usato per altro - e li ho miscelati. A questo ho aggiunto l'acqua di Rose (per profumare assieme agli oe), l'aceto e gli attivi: Proteine del grano, Pantenolo e l'estratto di Ortica.
A parte ho solubilizzato il Phenonip e gli oli essenziali nel Pge 10 Laurato che poi ho aggiunto al resto.
Ho controllato il ph che è a 4: ottimo per i capelli.

Ingredienti:
  • Rosmarino: dovrebbe essere seboregolatore. Ho letto anche che gli infusi perdono le proprietà in pochi giorni... nel dubbio, ci ho provato.
  • Semi di Lino: anche loro rendono i capelli lucidi e a mio avviso li fortificano.
  • Edera: ho letto che aiuta la lucidità del capello ed è anche lei seboregolatrice per i capelli grassi.
  • Pantenolo: c'è chi dice aiuti il capello a trattenere l'acqua, a crescere più forte e chi sostiene non serva a nulla nei cosmetici. Nel dubbio...
  • Oli essenziali: li ho scelti seguendo un topic sul forum di Lola dopo aver letto pareri positivi, dovrebbero dare vita e lucentezza ai capelli; in futuro li proverò da soli (da soli non intendo puri, non si fa!) per verificare se effettivamente fanno quanto promesso. Nel frattempo, spero nella sinergia con gli altri ingredienti.
  • Aceto: bianco o di mele che dovrebbe avere un odore più gradevole. Probabilmente aiuta anche la conservazione, forse si potrebbe evitare addiritura il conservante, anche questa sarà una prova che farò.
Gli altri ingredienti li abbiamo già incontrati e trovate la descrizione cercando all'interno del blog attraverso il motore di ricerca, qui a lato.

Eco o non eco?
E' sufficiente cambiare conservante per ottenere una lozione totalmente ecobio, se siete dei puristi!

Alternative...

Se non avete la possibilità o la voglia di fare uno spray tipo questo ma vorreste beneficiare dell'azione dell'aceto sui capelli, va sempre bene fare un ultimo risciacquo con acqua e aceto.
L'odore poi non si sente, ma se proprio non lo sopportate potete utilizzare del succo di limone, l'importante è che il risciacquo sia acido così da richiudere le squame del capello e renderlo lucido.
Se volete arricchire la miscela potete aggiungere gli oli essenziali che fanno al caso vostro oppure utilizzare un infuso ad hoc al posto dell'acqua.
Le alternative sono diverse e il risultato è garantito.

17 settembre 2009

Tonico della Regina d'Ungheria

Avete mai sentito parlare dell'Acqua della Regina d'Ungheria?

In origine era un distillato di acqua di Rosmarino.
La leggenda narra che la regina Isabella d'Ungheria, afflitta da dolori reumatici, nel 1370 l'abbia ricevuta in dono un alchimista. La cura funzionò così bene da ridarle salute e gioventù.
Ecco un estratto preso da questo sito:




Io donna Isabella, regina d'Ungheria, di anni 72, inferma nelle membra e affetta di gotta, ho adoperato per un anno intero la presente ricetta donatami da un eremita mai da me conosciuto, la quale produsse su di me un così salutare effetto che sono guarita ed ho riacquistato le forze, sino al punto da sembrare bella a qualcuno. Il re di Polonia mi voleva sposare ma io rifiutai per amore di Gesù Cristo. Ho creduto che la ricetta mi fosse stata donata da un angelo. Prendete l'acqua distillata, quattro volte trenta once, 20 once (28,35 gr n.d.r.) di fiori di rosmarino, ponete tutto in un vaso ben chiuso, per lo spazio di 50 ore: poi distillate con un alambicco a bagnomaria. Prendete una volta alla settimana una dramma (3,545 grammi n.d.r.) di questa pozione con qualche altro liquore o bevanda o anche con carne. Lavate con esso il viso ogni mattina e stropicciate con essa le membra malate. Questo rimedio rinnova le forze, solleva lo spirito, pulisce le midolla, dà nuova lena, restituisce la vista e la conserva per lungo tempo; è eccellente per lo stomaco ed il petto"
(cfr . Giuseppe De Vitofranceschi, Le virtù medicinali del rosmarino, Milano 1983).


Con il tempo, la ricetta si è arricchita e le proprietà terapeutiche hanno cominciato a venir trascurate in favore di quelle cosmetiche ed ovviamente la ricetta si è modificata ed arricchita nel tempo.

Ho letto per la prima volta di quest'acqua nel libro Gocce di Bellezza di Mara Bertona (si definisce un manuale di aromaterapia cosmetica, è carino e di semplice lettura) che dà anche qualche ricetta da cui prendere spunto per riprodurla e cercando poi sul web, ho trovato proprio una ricetta di quest'acqua su Sai cosa ti spalmi (ti pareva!) firmata Lola (Ri-ti pareva!): si trova qui.

Così ho subito pensato di farci un tonico modificandola un po' perché non avevo voglia di aspettare una settimana per poi filtrare gli oli essenziali. Preferisco andare di solubilizzante e buona notte!
In mancanza, il procedimento di Lola è ovviamente più che valido, ci mancherebbe.
E in più ci ho aggiunto qualche attivo idratante.

Questa è la ricetta Lola's:
Per 100 ml di tonico adatto a pelli grasse o miste: 10 ml di alcool buongusto e 10 ml di acqua (oppure 20 ml di vodka normale, non quella alla frutta!)

12 gocce di OE arancio amaro
12 gocce di OE limone
12 gocce di OE rosmarino

acqua di rose 40 ml
acqua di fiori d'arancio 40ml

e questo è il tonico Patty's:

Tonico della Regina di Ungheria

Acqua demineralizzata a 100
Acqua di Rose 40
Acqua di Fiori di Arancio 40
Glicerina 2
Umectol 3
Pantenolo 1

Poliglicerile 10 Laurato 2.5
OE di Arancio dolce 12 gocce
OE di Limone 12 gocce
OE di Rosmarino 12 gocce

Phenonip 0,5

Realizzazione:

Dapprima ho solubilizzato il Phenonip (oleoso) e gli oli essenziali nel Poliglicerile 10 Laurato per poterlo così inserire in questo prodotto a base d'acqua: ciò vuol dire mescolare assieme Pge 10 Laurato, gli oli e il Phenonip finché spariscono le gocce oleose.
Poi ho aggiunto all'acqua tutti i principi attivi idrosolubili: Umectol, Pantenolo, Glicerina.
Alla fase acquosa, ho aggiunto il resto e modificato il ph fino a 5.
Infine, l'ho colorato a piacimento (giallo questa volta).



Sugli ingredienti:
  • Acqua di fiori d'arancio: se non avete l'idrolato, potete acquistare quella che si utilizza per fare la Pastiera Napoletana; si trova nel reparto dolci del supermercato (io ho fatto così).
  • Non avendo oe di arancio amaro, ho usato quello dolce... si fa quel che si può!
  • Alcool: non mi piace usarlo sulla mia pelle couperosica... però nella ricetta originale di Lola, male non fa se non vi dà fastidio di solito e fa da conservante.
Il risultato è un profumo fresco, agrumato e verde... non so descrivere i profumi ma non saprei ugualmente come definirlo, di sicuro è molto piacevole e particolare.

Da provare, questo elisir di eterna gioventù...

(Vabbè, ne riparleremo fra qualche decennio!)

13 settembre 2009

Crema doposole 2009: Multivitamina con estratto di Calendula

Lo so che ormai è troppo tardi per la ricetta del doposole, ma credevo di averla persa e l'ho ripescata solo ora.
Tuttavia, potrà tornare utile per il prossimo anno

Generalmente una crema doposole dev'essere lenitiva per curare - termine improprio per un cosmetico - la pelle arrossata e antiossidante per combattere i radicali liberi in eccesso che si formano anche grazie all'azione delle radiazioni solari. Per capire meglio, vi segnalo questo articolo di facile comprensione anche per noi ignoranti in materia: click!


Crema doposole 2009

Acqua a 100
Xantana 0.1
Carbobol Ultrez 21 0.5
Glicerina 2

Olio di Jojoba 1
Squalene Vegetale 1
Olio di Germe di Grano 2
Burro di Karitè 1
Insaponificabile di Avocado 1
Tocoferile Acetato 1
Alcohol Cetilico 1
Metilglucosio Sesquistearato 3

Oleolito di Calendula (in olio di Riso) 2
Bisabololo 0.5
Nano Lpd's Multivitamin (Nanosomi Vit. A C F E) 3
Sodio Ascorbil Fosfato 0.5
Sodio Jaluronato soluzione 1% 2.5
Allantoina 0.5
Pantenolo 2.5
Aperoxid TLA 1 goccia
Phenonip 0.5

Profumazione a scelta


Procedimento:

Le indicazioni le trovate qui.


Sugli ingredienti:

~Attivi Antiossidanti
  • Nano Lpd's Multivitamin (Nanosomi Vit. A C F E): attivo in nanosomi che mi pare venda la Farmacia Vernile o qualcosa di simile che va bene uguale per noi spignattatori. Ecco gli ingredienti visti al biodizionario.it:
Aqua, Glycerin, Lecithin, Sorbitol,
Xanthan Gum, Sodium Ascorbyl
Phosphate, Tocopheryl Acetate, Glyceryl
Linoleate, Glyceryl Linolenate, Retinyl
Palmitate, Disodium Edta, Phenoxyetanol,
Methylparaben, Butylparaben, Ethylparaben,
Propylparaben, Isobutylparaben
  • Sodio Ascorbyl Fosfato
  • Tocoferile Acetato: in realtà ha una blanda azione antiossidante sulla pelle ma al momento il Tocoferolo non l'avevo (e se ce l'avete aggiungete anche quello!, ma ho letto che è in realtà emolliente e cicatrizzante quindi male in un doposole non fa!

~Attivi lenitivi

  • Oleolito di Calendula: lo sanno anche i muri che è lenitiva
  • Bisabololo: componente dell'olio essenziale di Camomilla con proprietà lenitive e disarrossanti.
  • Pantenolo

Ovviamente di attivi antiossidanti e lenitivi ne esistono molti, la scelta sta a noi: quelli che vi presento, sono i più comuni e che quando ho creato questa crema, avevo in casa... ovviamente.


~Altri ingredienti
  • Aperoxid TLA: è un antiossidante per gli oli eco, evita che questi irrancidiscano e in una crema ci sta sempre bene. Si trova da Vernile, altrimenti va benissimo l'Antiranz che usavo fino a poco tempo fa di Behawe.com. Ingredienti:
TOCOPHEROL, LECITHIN, ASCORBYL PALMITATE, CITRIC ACID
  • Phenonip: non ne ho mai parlato e me ne accorgo solo ora; si tratta di un conservante composto da una miscela di Parabeni in Fenossietanolo. Beh, non è ecobio di sicuro ma ho scoperto che gli unici conservanti bio disponibili agli spignattatori mi fanno irritazione... Vi lascio un link dal forum di Lola per capirci qualcosa in più e l'inci secondo biodizionario.it:
Phenoxyethanol, Methylparaben, Butylparaben, Ethylparaben, Propylparaben
  • Insaponificabile di Avocado: acquistato su Aroma-Zone.com, come tutti gli insaponificabili aiuta a stimolare il collagene rendendo la pelle più elastica. E' quindi anche un buon attivo antiage. AZ lo dà anche con proprietà anti-infiammatorie. Direi che si può dire lo stesso dello Squalene.


Eco o non eco?

Basta togliere il carbomer e il Phenonip ed ecco che avrete una crema naturale ed eco (ma più liquida per via della sola xantana).


Per quanto riguarda la crema in sè, non si può dire che sia leggera; io la trovo nutriente ed emolliente ma non unta, mi piace sulla pelle un po' stressata da una giornata di mare ma da non utilizzare sempre nelle calde giornate estive.
Ecco qui la mia creatura:

Purtroppo ho avuto dei problemi con il carbomer e se notate dei grumetti fu colpa sua

Mi pare di aver detto tutto e di non aver scritto cavolate soprattutto!

Vi mando un saluto alla prossima ricetta!